Nel 1996, un marsupiale simpatico e irriverente attirò l'attenzione di tutto il mondo, e Mario e Sonic fecero la conoscenza di una nuova mascotte che, tra le tante che si erano cimentate negli anni '90, aveva abbastanza carisma da ottenere la sua fetta di popolarità. E, come ogni mascotte che si rispetti, non poteva mancare un gioco di corse, no?
Visto il successo di Mario Kart, che all'epoca dell'arrivo di CTR aveva già due giochi pubblicati, Naugthy Dog e Sony si misero in testa di realizzare la loro versione del folle gioco di corse, ma con la stessa cura che avevano i giochi platform, facendo di tutto per dargli una propria identità, sfruttando elementi interessanti dei primi tre giochi del franchise, offrendo un gioco che è amato e giocato ancora oggi.
START YOUR ENGINE!Tutto è iniziato con il completamento di Crash Bandicoot 2, quando Naughty Dog ha iniziato a sviluppare un gioco di corse (contemporaneamente a Crash 3: Warped), ma con diversi personaggi con la testa a blocchi. Il gioco fu presentato a Sony, con l'intenzione di utilizzare Crash come protagonista, un'idea che piacque anche alla casa produttrice di Playstation. Fu necessario convincere la Universal, che possedeva i diritti sul personaggio (e che già da allora aveva dimostrato la sua partecipazione alla questione), ma l'accordo fu raggiunto senza troppe difficoltà. Tuttavia, se non ci fosse stato un accordo, il gioco sarebbe esistito allo stesso modo, ma con altri personaggi.
Con l'accordo di tutti, per Naughty Dog fu il momento di lavorare al gioco per otto mesi, guardando già a uno dei suoi grandi punti di forza: il multiplayer. Per verificare se fosse possibile riprodurre correttamente il gioco, il team ha ricostruito Crescent Island tratto da Diddy Kong Racing come test per vedere come si sarebbero comportate le auto sul tracciato, oltre a come avrebbero dovuto gestire il fatto che le auto sarebbero state renderizzate quattro volte sullo schermo nel caso di quattro giocatori contemporaneamente. La soluzione, semplice ma molto efficace, è stata quella di trasformare le ruote dei kart in sprite bidimensionali, in modo che occupassero meno spazio e non dovessero essere renderizzate insieme alla pista.
In quel periodo si decise anche che il cattivo del gioco sarebbe stato Nitros Oxide, originariamente uno scienziato pazzo (l'ennesimo!) che, ossessionato dalla velocità, voleva accelerare il mondo fino alla fine del tempo, utilizzando i kart ed un macchinario (poi rimosso dal gioco finale) per farlo. Ma dato che tutti i personaggi di Crash...
Read the whole post...
Last comments