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Alex Zero
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I'm a whisper lost upon wind, I'm the ember that will burn you down.
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Giunti sul posto, Rilla scende senza troppi complimenti dal titano e si dirige col suo classico andamento scimmiesco verso il punto incriminato. Non degna la guardia neanche di un singolo sguardo, troppo euforico per pensare a possibili conseguenze. Tuttavia essa sembra ormai caduta in un profondo sonno condito da un russare che definire rumoroso sarebbe un complimento, mentre la radiolina pare essersi scaricata. L'ibrido procede a dare qualche manata alla parete e ad esaminarla con una lente d'ingrandimento, per poi notare finalmente la fune ai suoi piedi 
Che emozione! Se permettete, vorrei avere io l'onore di svelare al mondo il segreto celato dietro questo muro... Prendetela come una soddisfazione personale!
Lo scimpanzone afferra la fune e tira verso l'alto. Dapprima si alza solamente un fitto polverone, ma, quando esso si dirada, ciò che il gruppetto può scorgere è una vera e propria grotta che porta all'interno dell'isola, creando in tale maniera infinite possibilità su ciò che i nostri "eroi" potranno scovare al suo interno. La prima cosa che balza all'occhio però è una sottospecie di bancarella posta appena dietro la serranda, con un una guardia vigile ed attenta che scruta l'entrata... Ma un momento... È la stessa guardia che poco prima stava dormendo in parte all'inventore! Eh già, non si sa come ma quest'ultima è sparita dalla sua precedente postazione assieme alla sedia ed alla radio, rimessa tra l'altro in funzione, e si è finalmente messa a fare il suo lavoro
Guardia: Benvenuti stranieri. Cosa vi porta fino alle porte del nostro villaggio? Non vi ho mai visti prima, conosco tutti quelli che abitano qui a Toxicity e voi di certo non ne fate parte. Con quegli strani abiti, senza nessuna toppa e nessun cappello di paglia... E questo terribile odore di lavanda che pervade l'aria... PUAH!
La guardia, che parlava con un classico accento da campagnolo ignorantello, sputa in parte a sé per enfatizzare la sua frase (o magari è solo un buzzurro come tanti). Dopodiché, come se fosse la cosa più normale del mondo, da una leggera gomitata ad una lampadina in parte a lui che era appesa al muro, dato che si era spenta per un attimo. L'unica fonte di illuminazione del luogo infatti parevano essere queste vecchie, polverose, fioche lampadine giallastre poste di tanto in tanto ai lati della grotta che scendeva giù, giù e sempre più giù. Rilla, troppo impegnato a contemplare tutto ciò con un sorriso da mascella spaccata, non si è nemmeno reso conto di dover rispondere, suscitando qualche dubbio nella guardia che lo guarda strano. Confusa, quest'ultima si gira verso gli altri come a chiedere spiegazioni.
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