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: (Ho detto qualcosa di sbagliato...?)
La risposta rassegnata ma perfettamente sensata di Priscilla, e lo sguardo inquisitorio di Lyn-Yrd, fanno esitare brevemente Crush, che dopo un lieve sussulto accantona lo sguardo, sentendo il peso dell'accusa. Per tutto il suo stoicismo sul campo di battaglia e i suoi pieni due metri di colossale altezza, quando si ritrova a dover fare tutt'altro è quasi patetico nel suo impaccio. Ciò lo porta anche ad essere troppo scosso per notare la presenza d'intrusi, almeno per il momento...: ...Va bene.
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12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.
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Quella sensazione di aver intravisto qualcuno di sfuggita è fondata, nonostante tutto; Polar e la sua nuova compagna sono nascosti, con le spalle appoggiate al muro, proprio in un corridoio nei pressi della stanza di Priscilla, e si trovano abbastanza vicini da poter sentire lo scambio di battute tra la diavoletta e i suoi rapitori. 
"Di cosa stanno parlando?"
La bandicoot, rispetto all'orsetto, è più facile da individuare a causa del suo pelo rosso, colore che non si mimetizza tanto bene con l'ambiente circostante. -
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Lyn mette una mano sulla spalla di Priscilla 
-Vedi, Goomba? Noi non siamo oppressivi come la società! Siamo una grande famiglia felice... forse non sempre felice, ma almeno famiglia lo rimaniamo sempre!
Dunque si incammina, conducendo Priscilla alle stanza dei genitori. -
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: Mphf.
Priscilla trova molto ironiche le parole di Lyn sulla famiglia per ovvi motivi: fosse qualcun altro l'avrebbe già aggredita, ma sa che non dice quelle cose con malizia. Ciononostante, ringhia un po' sottovoce mentre entra in camera dei suoi. Prima di entrare lancia un'occhiata diretta a Flare. Certo, non sa chi è, ma sembra molto preoccupata e vuole farle almeno capire che l'ha notata.
Sarebbe simpatico fare un divagamento sui pensieri di Priscilla, che di recente ha scoperto dell'esistenza delle fotografie e delle registrazioni: ecco, ad una persona che non ne ha mai viste l'idea che esistano fa molta malinconia. È come vedere un frammento di passato immortalato e immobile davanti ai propri occhi, un pezzo di qualcosa che non esiste più. In un certo senso, le sembra che le registrazioni abbiano il potere di rendere redivivi i morti. E lo trova inquietante, anche se sa parlare con gli spiriti.
La stessa sensazione che le dà quella stanza. Ha trascorso millenni lì eppure sembra cambiato così poco, e quel frammento di passato che ha davanti agli occhi è uno dei pochi in cui ritrova ricordi dolci.
Ma non è lì per farsi prendere dai ricordi: Spalanca la porta sbattendola, volendo distrarre i due, così non si sarebbero accorti degli intrusi eventuali. Senza dire nulla di preciso a Lyn e Crush inizia frettolosamente ad aprire mobili (i cui contenuti non ci interessano), a guardarci sotto, a tastare i muri come in cerca di un passaggio segreto e a guardare sotto il malconcio letto - sotto cui si infila sparendo alla vista.: ...Eccì! ...dovrebbe essere qui, da qualche parte...
Edited by Polimpiastro. - 30/4/2020, 21:35. -
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Crush sussulta leggermente mentre Priscilla inizia a dare una frastornante occhiata per la stanza dei suoi genitori. In quanto guerriero, si è allenato ad affinare quanto più possibile i suoi sensi... forse anche troppo, visto che il grande rumore lo stordisce un poco, o perlomeno gli impedisce di prestare ad altro la sua attenzione. Con i suoi occhi fissi sulla diabolica marsupiale per evitare che combini qualcosa, e il suo udito completamente occupato da tutto il casino che fa, non nota minimamente Flare, e si limita a vigilare sulla prigioniera della Guardia Reale. . -
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I due individui nascosti, nonostante Priscilla abbia notato almeno uno dei due, rimangono immobili sul posto; l'unico che accenna un minimo di movimento è Polar, che inizia a tremare per la paura di farsi scoprire.
Chiaramente, i due stanno aspettando un momento più favorevole per intervenire, dato che rivelarsi ai due guardiani sarebbe più un guaio che altro. -
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Lyn tiene d'occhio Priscilla, con uno sguardo serio... non andava orgogliosa di osservare una ragazzina mentre si trova nella stanza dei suoi genitori, ma conosceva la natura della diavola e non poteva permetterle di scappare . -
.: (Questi dementi non si chiedono neanche cosa stia cercando... sarà facilissimo!)
Non è chiaro cosa stia cercando, ma cercando di trovare quell'oggetto fa molto rumore.
La sua testolina impolverata sbuca fuori, mesta.
Che non abbia trovato niente? No, semplicemente sa fingere molto bene. Qualunque cosa abbia trovato, l'ha fatta affondare nell'ombra per farla comparire da tutt'altra parte del palazzo. La ragazzina sa recitare molto bene, quindi tira un calcio a terra.: Non c'è nulla. Uffa... ho finito...
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Purtroppo per i due intrusi che già non si sono fatti scoprire per miracolo, suppergiù nello stesso momento della fine della ricerca di Priscilla, anche Rhan-Daemas giunge nel corridoio, affacciandosi sulla porta della stanza con fare solenne. 
: Quindi è qui che eravate. Anche se, in retrospettiva, mi sarei dovuto aspettare che la giovane Priscilla volesse tornare proprio qui.: Mio re...!
Crush, sorpreso per l'arrivo improvviso del sovrano, sembra volersi inchinare, ma il re pone preventivamente una mano sulle spalle sia del bandicoot che di Lyn-Yrd, per fermarla nel caso anch'ella voglia mostrare i suoi ossequi. Sul suo volto si osserva uno sguardo mansueto, e un poco imbarazzato.: ...Non ce n'è bisogno. *sigh* Quanto tempo ancora vi servirà per comprendere che non apprezzo questo genere di formalità...? Piuttosto...
Lascia andare i due e incrocia le braccia, chiudendo gli occhi con fare riflessivo e facendosi presto più cupo e serio.: Siamo quasi arrivati a destinazione. Lyn, voglio che tu mi segua nella nostra ultima missione di recupero. In quanto a te, Crush, è importante che tu tenga d'occhio il palazzo mentre noi saremo sulla superficie. Salvato anche Pikiran, non ci resterà che l'ultimo passo della nostra missione, ragion per cui è d'obbligo che ognuno giochi la propria parte al meglio per evitare imprevisti...: Certamente, sire. Sarà fatto.
Crush esegue prontamente un saluto militare per mostrare la sua disponibilità. Rhan-Daemas sorride, compiaciuto, e infine volge le sue attenzioni al terzo incomodo lì presente: la giovane diavola della Tasmania, di fronte alla quale si abbassa per poterla incontrare più o meno al livello degli occhi.: Voi potete andare. Non è questa la sola ragione per cui sono venuto a cercarvi, però. Priscilla... possiamo parlare?
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Priscilla sbatte le palpebre più volte, indecisa sulla maniera con cui reagire: sta riflettendo sul modo adatto di far innervosire il Re.
Davanti a una persona con un ego così grande (o almeno, così lei lo percepisce), conclude che la scelta migliore è ignorarlo. Quindi si volta di spalle e inizia a camminare per la stanza, toccandosi la guancia con un dito e facendo insomma la finta tonta. Perché quando non è lei a innervosirsi, deve far innervosire qualcun altro.: Cavolo, non ho trovato il libro mastro... Sigh, ora mi chiudo in camera, non c'è altro da fare. Credo che in cielo e dopo tutto questo tempo non ci sia l'acqua corrente nei bagni... uffa, che porcheria architettonica questo castello.
Si finge pensosa.. -
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12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.
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Polar riconosce di sfuggita il monarca che aveva già incontrato nel castello di Cortex, realizzando, immobile per la paura, di essere in un castello completamente diverso, dimora di un individuo ancora più temibile del vecchio scienziato, benché in realtà non altrettanto meschino.
Anche la bandicoot trema, ma per il timore di qualcosa che le fa ancora più paura di Rhan-Daemas...
... L'assenza d'acqua nei bagni. *pensa* ("In che guaio mi sono cacciata?! Non voglio restare in questo posto un minuto di più! Ma non posso muovermi da qui, altrimenti ci scoprono...")
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Per un breve attimo, Rhan-Daemas rimane leggermente contrariato al modo in cui Priscilla lo ignora, ma non può certo dire di non aspettarsi un comportamento del genere — anzi. Serra ancora una volta le palpebre con fare meditabondo mentre si rimette in piedi, usando il suo scettro come supporto, infine volgendo il corpo nella direzione di Priscilla. : ...Di là c'è la stanza privata di Narita. Credo che sia nel tuo migliore interesse non passarci. Piuttosto, non pensi sia meglio tenere il muso lungo dopo che avrai sentito ciò che ho da dirti? Faresti quantomeno una figura più dignitosa, più adatta ad una signorina della tua età.
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Priscilla continua a dare le spalle al sovrano, dato che le sue parole non fanno molto per migliorare la situazione.
Se sa già che si arrabbierà di più dopo, può anche risparmiarsi di dirle altro.: ...Che vuoi?
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.: Consentimi di accompagnarti alla tua stanza. Perlomeno se ci sono io Narita non si permetterà di avvicinarsi.
Inizia a camminare, tenendo lo sguardo alto, senza guardare indietro -- entrambe cose che impediscono alla piccoletta di poterlo vedere in volto, vista l'estrema differenza di statura. Per la verità, è più che pronto all'eventualità che Priscilla se ne vada a metà discorso, né insisterebbe troppo, ormai rassegnato al disprezzo che ella prova nei suoi confronti. Cionondimeno, portandosi quello che percepisce come il peso di tutto il suo regno sulle spalle, tanto vale levarsi questo sassolino dalla sua scarpa, e attacca mentre continua a camminare.: ...Mi dispiace per ciò che è successo con N. Ergize. Non c'è scusa o piano che tenga, perché mi si possa condonare una simile negligenza. I millenni trascorsi da solo coi miei pensieri hanno fatto sì che mi svegliassi pieno di una rabbia che semplicemente dovevo sfogare, e nella mia cortezza di vedute allora ho prediletto sfogarmi con qualcuno che non fosse al corrente dei miei fallimenti, e spingere ogni colpa sugli dei, e sui nemici di Lemuria. Se potessi fare ritorno a quel momento, non solo non mi sarei creato dei nuovi avversari, ma la mia priorità sarebbe stata recuperarti. Ciò detto, non mi aspetto che tu mi perdoni... non sarebbe neppure giusto. Simili scusanti non funzionerebbero per un pargolo, un vecchio come me non può farvi affidamento...
Il suo tono è molto più cupo e melancolico di quanto non si sia mai mostrato, non solo con i buoni e i cattivi che ha affrontato, ma anche con la Guardia Reale, alla quale comunque non si permetterebbe mai di mostrarsi in una tale veste poiché hanno bisogno di una figura di riferimento forte e decisa. La convinzione di certo non gli manca, ma i pentimenti sono altrettanti.: So che cosa pensi. Che anche se ti avessi salvato dalle grinfie di Ergize, non saresti uscita dalla tua prigione, dal Cristallo Cremisi. Un cristallo catalizzatore, che rende possibile sfruttare e incanalare il potere di chi è rinchiuso all'interno... non nego che uno strumento del genere sia comodo da avere in proprio possesso. Ma Pikiran non ha inventato un simile oggetto per tenerti prigioniera. ...Questo è tutto ciò che posso dire, per ora. A tempo debito capirai cosa intendo, ma lui...lui ti vedeva come una sorella. Non merita il rancore che gli porti.
L'interruzione molto brusca alla spiegazione è seguita da una voce vicina alla rottura, e se è difficile controllare la sua espressione - che comunque per quanto turbata rimane sempre seria e poco prona a mostrare grandi emozioni. In compenso, il pugno della mano sinistra si stringe visibilmente.: Nessuno merita di vivere una vita in prigionia, che sia dentro un cristallo o una gabbia dorata come questo castello... e ora che là fuori non c'è un intero regno che ti teme e ti disprezza, è naturale che tu ti domandi perché non puoi correre libera e fare ciò che desideri. Ti chiedo solo di essere un po' paziente... e avremo tutti quanti ciò che desideriamo.
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Purtroppo, non posso descrivere in poche parole i sentimenti di Priscilla, man mano che il discorso del Re prosegue.
Anche se è molto emotiva e irascibile riesce quasi sempre a centrare il filo del discorso: non importa davvero cosa lei pensi, ora.: ...Se non ho scelta e sai che non vi perdonerò, perché continui a blaterare? Sai, il regno di cui parli è lo stesso che vuoi far tornare.
La ragazza è inviperita, e la sua mente è da ormai molto tempo fissata sulla massima che in A Graveyard Theory ha gridato a Narita: Io odio tutti, e tutti odiano me!
Se anche Rhan-Daemas fosse sincero (e sicuramente lo è), la ragazzina ferita che ha davanti non riuscirebbe mai a credergli. In fondo fatica a fidarsi di persone ben più gentili di loro.
Anche solo il germe del dubbio nella sua testa che possano aver ragione loro incomincia a farla innervosire, perché se ritiene che se arriverà a crederlo significa che sarà stata ingannata dalle parole edulcorate del sovrano di Lemuria.
Stringe attorno a sè il mantello. Se i suoi genitori tornassero, quasi cederebbe... Ma sa bene che non vorrebbero tornare in vita.
Lei che è così iraconda ha difficoltà a non esplodere in uno dei suoi attacchi d'ira contro il Re, ma la memoria dello scontro al Castello e di come l'aveva ridotta con un solo attacco la fa ancora rabbrividire. Più che per rispetto, sta calma per la paura.: Se non vi fossi servita come uno strumento, mi avreste lasciata a morire col resto del regno. Ecco cosa pensate davvero voi di me. Noi non siamo mai stati amici... Solo degli ospiti indesiderati.
"Ma necessari", omette, riferendosi al suo clan.
Soltanto giunti sulla soglia della porta conclude il discorso, che sembra più una sequela di accuse un po' incoerenti. Ma al suo posto, chi saprebbe fare un'orazione da tribunale?
Soltanto lì ha il coraggio di sporgersi indietro e guardare il re, con un tono meno rancoroso di prima e più mesto.: ...Tutto quello che so è che vi odio e non vi potrò mai perdonare... e a voi non importa neanche.
"Non piangere, Priscilla, non dargliela vinta!", pensa fra sè e sè la diavola mentre cerca di varcare l'uscio della porta e liberarsi di quello scomodo confronto..
In the Hall of the Mountain King [Palazzo reale lemuriano] |
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