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.Vedere [il palazzo] celato dall'oscurità della tomba naturale in cui era sepolto non gli rendeva giustizia: era a dir poco massivo, addirittura più di quanto non fosse la base dello scienziato pazzo; ma soprattutto, alla sola vista diveniva chiaro che non fosse una delle sette meraviglie del mondo solo perché dimenticato da tutto e tutti. Si trattava di un immensa struttura marmorea, di un candore folgorante e intercorso da vaghi colori aurorei solamente visibili con la luce, ora donata dal sole che il palazzo facilmente ricopriva. Imponenti murate dalla nobile semplicità si alternavano a spire gotiche che parevano perforare il cielo stesso; eppure, non era nulla di ciò, né neoclassico né barocco, ma qualcosa di molto più antico, quasi fosse parte di una storia comune a tutti gli uomini e gli antropomorfi.
I vasti interni non erano da meno, decorati lussuosamente in minor parte da oro, che forse avrebbe dato un aria fin troppo decadente al tutto, ma soprattutto da azzurri cristalli sfavillanti d'aura. L'importanza dei cristalli nella religione lemuriana era grande, non per nulla la Guardia Reale Lemuriana si era salvata rinchiudendosi in prigioni di cristallo, poi disperse per il mondo. Per i corridoi viaggiavano avanti e indietro statue viventi marmoree, le cui venature erano percorse dall'aura: in assenza di vera e propria servitù che potesse mantenere funzionale un palazzo così immenso, nonché guardarsi da eventuali intrusi, occorreva fare uno strappo alla regola e trasformare le raffigurazioni di antiche leggende di Lemuria in quelli che erano di fatto golem obbedienti. Di questo se ne occupò Rhan-Daemas, che vagò per il castello in cerca di ogni monumento vagamente antropomorfo per infondere la sua purissima aura per donar loro la vita. Lasciata la cura dei dettagli nelle loro mani, si trovava quindi nell'Osservatorio, attendendo pazientemente che Narita e Crush si assicurassero del corretto funzionamento del motore. Per il momento, restava impaziente sul centro della sala, leggendo un libro -- curiosamente non un qualche antico manoscritto lemuriano, bensì, come la rilegatura recente faceva intuire, un testo moderno, probabilmente acquisito nei tempi fra la cura del Governo Universale e la riconquista del castello.
: “Il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono forti nei punti spezzati. Ma quelli che non spezza li uccide. Uccide imparzialmente i molto buoni e i molto gentili e i molto coraggiosi. Se non siete fra questi potete esser certi che ucciderà anche voi, ma non avrà una particolare premura.” ...
Chiude gli occhi e il libro, sospirando grave.SPOILER (clicca per visualizzare)Questo sarà un topic ristretto per la Guardia Reale Lemuriana e servirà da intermezzo per le ruolate della trama. Per eventuali chiarimenti o idee, è meglio accordarsi prima di tutto.
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Una figura femminile raggiunge il re, con un sorriso che mostra una notevole sicurezza in sé sul volto e le braccia incrociate...
Era naturalmente Narita, che si rivolge direttamente al re
-Sua maestà, volevo solo avvisarla che ora il palazzo ha ricevuto abbastanza alimentazione da rimanere indipendente per un bel po'... ad ogni modo, mi aveva chiesto di raggiungerla dopo aver finito. Di cosa voleva parlare?
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Assieme a Narita, arriva anche Crush. Il re non aveva assegnato il suo più fedele compagno a vegliare sulla lamia per poca fiducia, ma anzi preoccupazione — Crush era uscito dal suo cristallo senza problemi, ma lui era rimasto indebolito per un po' e non voleva rischiare che ciò capitasse anche a lei. Fortunatamente, così non è stato — e ora più della metà dell'antica guardia reale è già riunita senza intoppi. : Della prossima mossa, ovviamente.
Rhan-Daemas batte l'estremità bassa del suo scettro contro il pavimento, e i muri svaniscono nell'oscurità, lasciando soltanto un'ampia piattaforma circolare al centro del pavimento dove i tre si trovano. Poi, l'oscurità viene rimpiazzata dal gruppo di villani, con l'attenzione in particolare sul Cristallo Cremisi di Priscilla... e il bagliore violaceo che esso riflette.: Temo che non abbiamo il lusso della scelta su chi liberare per primo. Pikiran dovrà attendere — Lyn-Yrd è in grave pericolo in questo momento. E a differenza nostra, i nostri nemici conoscono perfettamente la superficie che nasconde il suo luogo di riposo...
Altro colpo sul pavimento, e l'immagine, dopo essersi sfocata come la superficie perturbata dell'acqua, cambia. Questa volta mostra un piccolo locale nel bel mezzo del nulla, se non una strada che passa di fianco: il Pogo Loco.: Come se non bastasse, non sono gli unici nemici che abbiamo. Quando sono stato risvegliato, non avevo contro questi villani, ma gli eroi di questo tempo. E sebbene fra i due gruppi non corra buon sangue, la presenza di Brosme fra i cattivi sospetto che possa mediare una pace temporanea fra loro. Non possiamo permettere che si uniscano, non mentre noi siamo ancora un gruppo incompleto...
Quando il sovrano menziona Brosme, una sua immagine compare attorno a loro, e Crush la guarda con attenzione. Quel bandicoot era abbastanza simile a lui... ma al tempo stesso così diverso. Molto più loquace... e decisamente folle, a innamorarsi di Priscilla. Il bandicoot dorato non è tanto superstizioso come Narita, neppure lontanamente — ma sapendo i trascorsi dei Von Devil cercava ai tempi di Lemuria di tenersi a debita distanza, e trattarla con fredda professionalità.
Edited by mongi291 - 3/3/2020, 12:00. -
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Narita fischia, vedendo l'immagine di Brosme -Che bel bandicoot. Che ci fa uno come lui in mezzo a quella feccia?
Ad ogni modo, Narita ci pensa-... Possiamo provare a mettere i buoni contro i cattivi, e a mettere in cattiva luce questo "Brosme".
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La proposta di Narita non pare gradire molto a Crush, che incrocia le braccia e finalmente si esprime, con un tono pacato ma decisamente severo. 
: Non mi sembra giusto... che eroi saremmo, a vincere con simili sotterfugi? Fonderemmo la nuova Lemuria sull'inganno...
Rhan-Daemas annuisce, concordando in parte con la visione di Crush. Tuttavia, ben più pragmatico, chiude gli occhi con fare grave, proseguendo da quanto detto dal compagno bandicoot.: ...Sai che neppure io amo simili sotterfugi, Narita, né sono propri di coloro che dovrebbero rappresentare Lemuria. Ma... è pur vero che questa è una guerra, dove noi siamo soli contro il mondo. Non cogliere ogni occasione significa sputare sui nostri compatrioti che aspettano solo di essere salvati.
Attimo di pausa solenne, al che guarda Narita dritta negli occhi. Crush rimane un poco contrariato, ma capisce il ragionamento del suo sovrano — non potrebbe sopportare perdere né Lyn-Yrd, né ancor meno Pikiran.: Eviterei diffamazioni inutili, ma lasciare che i nostri nemici si indeboliscano a vicenda è una ottima idea. E dalle tue parole, suppongo che tu abbia già un piano. Possiamo affidarci a te...?
. -
.-...
Narita guarda i due, sorridendo maliziosamente-Fidatevi di me... ho già un piano.
Si volta verso l'uscita, incamminandosi verso questa, continuando tuttavia a parlare-Sapete, cosa ho imparato col tempo?-Che coloro che si considerano eroi non possono resistere ad una cosa...
Si ferma all'uscio della porta, guardando i due con la coda dell'occhio-... non resistono di fronte ad un bisognoso, ad una persona in difficoltà! Magari è una cosa nobile, ma è anche un punto debole facilmente sfruttabile...
E finito di dire ciò, se ne va
Edited by brutto_cattivo_crash - 3/3/2020, 18:54. -
.: ...Bene, contiamo su di te.
E il sovrano si volta, tornando a fissare le immagini illusorie tutt'attorno a sé, che ora mostravano diverse vedute dell'arcipelago. Era di cruciale importanza che lui riuscisse a triangolare la posizione precisa dei cristalli: sapeva alla perfezione i luoghi dove erano stati celati i cristalli dei suoi ex-compagni, ma i cambiamenti morfologici, fra il continente lemuriano affondato e innumerevoli altre qualità, avevano reso quasi impossibile riconoscere dove si trovassero.
Tuttavia, l'attenzione di Crush era rimasta alle ultime parole di Narita, e stringeva i pugni con fare decisamente irritato. Quando non era circondato da nemici, non sentiva altrettanto il bisogno di portarsi stoicamente -- e pur non essendo comunque il più abile a esternare i propri sentimenti, la sua indignazione era dipinta sul suo volto. Ma prima di poter fare nulla:: Qualcosa ti turba. Hai forse intenzione di dirlo, o devo dare un'occhiata fra i tuoi pensieri...?
Era più una provocazione che altro: rispettava la Guardia Reale Lemuriana abbastanza da non azzardarsi a guardare nelle loro menti, e donare loro una misura di privacy dal suo sguardo inquisitore. Ciononostante, era difficile che le emozioni altrui lo eludessero a lungo anche senza il bisogno di entrarne in diretto contatto, specialmente quelle dei compagni che conosceva così bene. A quelle parole, il bandicoot si gira verso il re, annuendo.: Mio re... non posso tollerare che si manchi così di rispetto alla figura dell'eroe. Anche noi siamo eroi!: Già... è quello che siamo, no...
Nonostante la calma quasi passiva con cui rispose, le parole del guerriero dorato toccavano un nervo scoperto. Aveva già incontrato gli eroi di questo tempo, e aveva avuto modo di confrontarsi fra di loro. Quando più eroi si scontrano, chi è davvero nel giusto? E se gli eroi nel torto diventano i nuovi malvagi, cosa si può dire allora dei cattivi?: Non farti crucciare troppo dalle parole di Narita. Sai com'è fatta — lei ha tanti... tanti...
Attimo di pausa.: ...tanti difetti... ma non è né una sciocca né una criminale, ed ha valorosamente combattuto al nostro fianco per il bene del nostro regno per anni. I suoi atti dovrebbero parlare più chiaramente delle sue parole.: Non...ha tutti i torti, mio re. Perdonatemi per aver dubitato.
Dopo essersi inchinato rispettosamente, Crush esce anche lui dalla stanza. Conoscendolo, pensa il re, va probabilmente ad allenarsi in vista degli imminenti scontri.... -
+2 .
12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.
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Da tutt'altra parte, un certo amico a quattro zampe cammina lungo dei corridoi, confuso e un po' intimorito dai repentini cambiamenti nel castello di Cortex.
"... Growl...?"
All'insaputa di tutti, tra lotte e preparativi vari, Polar era rimasto nella struttura, scampando miracolosamente a eventuali danni.
Vagamente consapevole di ciò che sta succedendo, l'orsetto riesce finalmente a intravedere la luce di una finestra, presso la quale medita finalmente di uscire.
Il suo sollievo, però, termina appena il cucciolo si sporge a guardare dalla finestra; Polar agita le zampe, in preda al panico, per poi tirarsi subito indietro, evitando di precipitare nel vuoto sottostante, e rannicchiarsi su se stesso, tremando...
L'orsetto, perso di vista dagli altri, si era intufolato nelle segrete del palazzo reale lemuriano a sua insaputa!
Adesso Polar si rende conto che non è possibile tornare a casa così presto, dato che il castello stava volando e si trovava a un'altezza troppo elevata per lui.
Una voce misteriosa pare chiamarlo... "... Woof?!"
Polar rabbrividisce; alle sue spalle, l'ambiente è alquanto buio e tetro, rendendo arduo capire chi o cosa sembrava avergli parlato.
Il suo istinto gli suggerisce di allontanarsi di corsa, ma orientarsi lì dentro, con la poca illuminazione data da quella finestra, è difficile, allorché Polar si ritrova a girare in tondo, sentendo la voce persino più vicina di prima.
"Ehilà...?"
Polar si autoconvince di dover tirare fuori un minimo di coraggio; magari la persona che cerca di comunicare con lui è altrettanto spaventata e confusa...
E così il cucciolo procede cautamente, misurando i suoi passi e persino ringhiando di tanto in tanto, come se questo potesse spaventare qualcuno.
Con gli occhi che iniziano ad abituarsi al buio, l'orsetto può iniziare a comprendere di essere nel corridoio di una specie di prigione sotterranea, dove, dietro qualche sbarra, si può intravedere qualche figura difficile da identificare.
"Ti sei perso, piccolino? ... Dai, avvicinati."
Polar ha l'impulso di arretrare con un balzo, abbassarsi e puntare il naso verso quella figura misteriosa, che sembrava parlare con una voce flebile. "Non devi avere paura. Non posso farti niente! ... Sono intrappolata qui, come tutte quelle povere creature che Cortex chiama esperimenti falliti... Puoi aiutarmi, per favore? ... Non vedo nessun altro, da queste parti."
Una persona che chiede aiuto a Polar...
Cosa gli garantisce che non sia una trappola, piuttosto? "Ti prego, non andartene! ... Io non voglio rimanere qui!"
Polar si sta allontanando rapidamente; forse per lui è meglio non fidarsi.
La prigioniera sospira con sconforto, sedendosi a terra.
Diversi minuti, interrotti dal suono di un piccolo oggetto metallico che tocca il terreno. "Rawr!"
Polar, in realtà, si era allontanato solo per cercare qualche oggetto utile per liberare quella persona: una chiave, che quella figura cerca di raccogliere chinandosi e tastando il terreno alla cieca, nella speranza che sia la chiave adatta per aprire, finalmente, quella cella.
L'orsetto si ferma a guardare la prigioniera, ancora intimorito da quello che potrebbe succedere, mentre la chiave viene inserita in una serratura un po' arruginita e gira forzatamente, emettendo rumori metallici sgradevoli.
Quella figura sembra avere difficoltà, ma alla fine la porta della cella cede, aprendosi con un cigolio sinistro e lasciando che la prigioniera esca fuori, avvicinandosi alla luce in modo che si possa intravedere finalmente il suo aspetto...
... Un po' fuori dall'ordinario, ma per nulla minaccioso.
"Finalmente! ... Grazie, bell'orsetto."
Polar si sottrae al suo tentativo di accarezzarlo e la osserva con stupore; è una ragazza bandicoot dal pelo rosso, ma il suo aspetto è molto diverso dai soliti Bandicoot che conosce: bassa di statura, con un corpicino che fa da contrasto a una grande testa tondeggiante con due enormi occhi blu, e un paio di braccia stilizzate con delle mani senza dita.
Sembra di vedere un personaggino disegnato in stile chibi. "Che c'è, cucciolo? ... Sono così per un effetto del raggio evolvo! Il mio aspetto ti crea forse problemi?! Guarda che rispetto a un bandicoot normale è comunque un'evoluzione! ... Ma che ne sai tu?! Sei solo un orso non evoluto! Avresti soltanto da invidiare. Tsk!"
La bandicoot rossa si mette a braccia conserte, visibilmente imbronciata. Si vede che prova fastidio quando qualcuno fa commenti sul suo fisico, che non rispecchia minimamente la sua età effettiva. "Sigh. ... Lascia perdere... Questa prigione mi trasmette troppa negatività. ... Allora, hai un'idea di come possiamo uscire da qui?"
Polar reagisce tirando la piccola marsupiale per la manica in modo da trasportarla facilmente, accompagnandola fino alla finestra vista prima.
Così anche lei, con evidente stupore, può rendersi conto che il castello si trova letteralmente a mezz'aria. "Toto... Ho come la sensazione che non siamo più in Kansas! ... Beh, non possiamo uscire da qui. Però possiamo cercare aiuto! Mi era sembrato di vedere altre persone come me..." "Woof?" "... No. Non tali e quali a me. Altre della mia stessa specie, tra gli esperimenti scartati dal dottor Cortex. Ma con un aspetto più comune. ... Se ce ne sono altre, avremo più possibilità di uscire da qui!"
E così, mentre Rhan-Daemas e i suoi sudditi organizzano un grande piano per la rinascita di Lemuria, un orso polare e una bandicoot chibi iniziano la loro missione per cercare una via di fuga. -
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Improvvisamente, la bandicoot e l'orsetto polare possono avvertire dei passi in avvicinamento. Passi rigidi ma possenti, simili ad una marcia militare anche nel proprio tempo libero. Si tratta di Crush, che fra una sessione d'allenamento e l'altra si dedica a pattugliare il castello pur di mantenersi occupato. Se muoversi in giro raggirando le statue animate da Rhan-Daemas è relativamente facile, vista la loro programmazione piuttosto limitata... il guerriero dorato è decisamente più pericoloso, avendo una percezione degli spazi attorno a lui molto più affilata, sempre allerta come se fosse nel mezzo di un combattimento. : ...Hm?
Si volta di scatto, essendogli parso di vedere di sfuggita qualcuno affacciato da una delle finestre del castello. Tuttavia - dando ai due il beneficio del dubbio di essersi riusciti a nascondere in tempo - non riesce più a vedere nulla, e dopo essere rimasto qualche attimo ad accertarsi che non ci fosse davvero qualcuno nei paraggi, prosegue nella sua ronda.: Tch... L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è che dei ratti dal covo di Cortex siano finiti nel nostro sacro castello.
Commenta tra sé e sé, con il suo tono fortemente accentato dal suo solito parlare lemuriano, mentre si allontana: è facile prendere il suo commento come offensivo nei confronti di qualsiasi intruso, ma in realtà intende letteralmente dei ratti, vista la sporcizia dei sotterranei dove stavano rinchiusi i prigionieri.. -
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12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.
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Grazie alla loro stazza, i due riescono a nascondersi piuttosto facilmente dietro qualche muro.
Mentre Crush si allontana, la ragazza inizia a sporgere la testa dal suo nascondiglio per guardare il bandicoot, portandosi la mano vicino alla bocca e sorridendo beatamente. "Che figo."
Per tutta risposta, Polar abbassa lo sguardo e scuote la testa, leggermente contrariato. -
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Si sento dei starnuti . -
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Polar si gira lentamente verso quel rumore, provando a scorgere qualcosa dalla sua posizione, che al momento preferirebbe non lasciare per paura di essere individuato . -
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La figura continua ad avvicinarsi, starnutendo e borbottando sempre di più . -
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La figura continua ad avvicinarsi, starnutendo e borbottando sempre di più "Toto...? Sei tu, che fai questi versi? ... Ti senti bene?"
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La figura, dopo vari minuti che sembrano essere giorni, si rivela, mostrando che è Narita, cha pare abbia una reazione allergica -Dannazione, spero non ci sia pelo d'orso polare da queste parti, sono allergica...
E soffia il naso, non notando Flare o "Toto".
In the Hall of the Mountain King [Palazzo reale lemuriano] |
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