L'industria videoludica NON sta collassando

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    "Behold, the majesty of gravity and inertia!"

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    Negli ultimi tempi si è fatta notizia degli innumerevoli licenziamenti da parte delle compagnie, facendo presupporre ad collasso e quindi ad una nuova crisi del mercato videoludico. In questo video va un po' a spiegare cosa ci sia dietro tutto questo e perché stia accadendo. Il sunto è che non è nulla di più distante da una crisi... solo business.

     
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    E' un pensiero un pò stupidotto da fare, girano fin troppi soldi nell'industria
     
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    Si può affermare che tutto sia iniziato nel 2023, quindi essenzialmente il post-pandemia?

    Da allora abbiamo avuto:
    - Una MAREA di licenziamenti
    - Primi cedimenti dei Game as a Service, con diversi progetti falliti
    - Giochi che non recuperano i costi dello sviluppo nonostante vendano bene, come Alan Wake
    - Un rilascio del secondo visore Playstation che è morto in tempo RECORD

    In realtà sono dell'opinione che i primi segnali di problemi sono cominciati a venire fuori verso la fine della scorsa gen, e solidificati col rilascio di Playstation 5 e Xbox Serie X.

    Essenzialmente il mercato si è saturato di GIGANTI CANCRO, per capirci robe come GTA Online, FIFA Ultimate Team o Fortnite.
    Non ho nulla da dire ai giochi di per se (anche se GTA Online mi fa veramente schifo nell'anima), e critico il loro metodo di guadagno che secondo me dovrebbe proprio essere reso ILLEGALE, specie nel caso dei giochi che hanno un costo già di base.
    Eppure NEANCHE QUELLO è il problema. Il problema è che hanno guadagnato talmente tanto denaro, che tantissime altre SH, tipo Square Enix, hanno voluto mangiare una fetta della torta dei GAAS, rimanendoci però fottuti alla grande.

    Questi giochi come servizi risucchiano un BOTTO di tempo, e la gente versa il proprio tempo su alcuni specifici buchi neri. Tendenzialmente non prova altri Gaas, perchè il giocatore SA che gli dovrebbe dedicare la vita dietro.
    E quindi molti di questi progetti sono falliti, causando tantissime perdite di denaro.

    Si è creato una sorta di affaticamento e di saturazione del mercato. Non aiuta nemmeno che questi stracazzo di Tripla A maledetti ormai sono giochi iper mega grossi, che costano 80 euro e durano 150 ore, causando ancora più fatica del normale.
    Queste grande produzioni hanno veramente tolto quasi la gioia dal giocare un titolo, perchè quando la quantità è così TANTA e così ESAGERATA, smette di essere una esperienza, e comincia a sembrare un lavoro.
    Che siano Gaas, che siano F2P, o che siano Tripla A ESAGERATI, la cantilena è sempre la stessa. Hanno preso per sfinimento i giocatori.

    A ciò si aggiunge anche il periodo COVID, infatti mentre questi progetti fallivano, i conti erano pure stra iper mega falsificati dalla pandemia, dove per forza di cose tutti videogiocavano molto di più.
    L'industria era in una forte crescita, grazie al virus, ma una volta finito quello stiamo subendo tutti i contraccolpi e l'industria ne sta pagando il conto.

    Quindi si, 2023 e 2024 sono gli anni in cui si sentono gli effetti della Crisi, ma secondo me i semi erano stati piantati già da molto prima.
     
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    Il medium è in rotta di collisione verso l'autodistruzione e chi non se ne accorge è cieco.

    C'è un inseguimento ai blockbuster assurdo: troppo tempo di sviluppo, troppo budget speso, pochissimi rischi se non nulli.
    Il mercato è stantio ed è veramente allucinante sapere che c'è gente che non se ne rende conto.

    Dingo Tiny spesso mi dice che il futuro del mercato è Indie, giochi AA. E mi tocca dargli ragione. E non che mi dispiaccia eh, ma l'indie non è così amichevole con l'adattamento per la nostra lingua, e questo personalmente mi rema contro visto che l'immersione da parte mia è maggiore se i testi (e soprattutto il doppiaggio) hanno la lingua italiana.
     
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    CITAZIONE (danyq94 @ 9/5/2024, 18:36) 
    Il medium è in rotta di collisione verso l'autodistruzione e chi non se ne accorge è cieco.

    C'è un inseguimento ai blockbuster assurdo: troppo tempo di sviluppo, troppo budget speso, pochissimi rischi se non nulli.
    Il mercato è stantio ed è veramente allucinante sapere che c'è gente che non se ne rende conto.

    Dingo Tiny spesso mi dice che il futuro del mercato è Indie, giochi AA. E mi tocca dargli ragione. E non che mi dispiaccia eh, ma l'indie non è così amichevole con l'adattamento per la nostra lingua, e questo personalmente mi rema contro visto che l'immersione da parte mia è maggiore se i testi (e soprattutto il doppiaggio) hanno la lingua italiana.

    Precisazione: mi immagino un mercato più polarizzato. Tu stesso hai detto che c'è l'inseguimento ai blockbuster, ma è chiaro che non possono essere molti.
    Quella che si sta progressivamente ridimensionando è la fascia dei titoli ad alto budget, per la quale a un aumento di costo non corrisponde un proporzionale aumento dei ricavi, rendendo i margini inferiori e le operazioni più rischiose e meno convenienti. Anzi, la platea a cui si rivolgono è più ristretta di quanto si creda, proprio per via dei giganti di cui parla RashFast e per il diverso approccio delle nuove generazioni.
    Quindi, secondo quel che penso io, al momento stiamo andando verso un modello per cui alcune IP avranno giochi costosissimi, enormi ed estesi, mentre altre avranno più privazioni e un budget più misurato, oppure vedranno meno uscite, ma rimarranno comunque sul mercato perché hanno parecchi fan. In sostanza, si riduce il rischio sviluppando un gioco irrinunciabile oppure controllando ulteriormente i costi e utilizzando IP già popolari.
    In questo spazio reputo che per colmare il vuoto o fare esperimenti si possa trarre nuova linfa da giochi a budget medio/basso, ma non saprei dire se sia un auspicio o una mia valutazione più o meno obiettiva.
    Ponendomi dal punto di vista del pubblico, di fronte all'omologazione e a un mercato che cerca di imporsi sul giocatore, credo che per molti appassionati il futuro possa davvero includere più AA/indie, e per parecchi è già il presente. Sono stati frantumati già parecchi preconcetti.
     
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    CITAZIONE (danyq94 @ 9/5/2024, 18:36) 
    Il medium è in rotta di collisione verso l'autodistruzione e chi non se ne accorge è cieco.

    C'è un inseguimento ai blockbuster assurdo: troppo tempo di sviluppo, troppo budget speso, pochissimi rischi se non nulli.
    Il mercato è stantio ed è veramente allucinante sapere che c'è gente che non se ne rende conto.

    Dingo Tiny spesso mi dice che il futuro del mercato è Indie, giochi AA. E mi tocca dargli ragione. E non che mi dispiaccia eh, ma l'indie non è così amichevole con l'adattamento per la nostra lingua, e questo personalmente mi rema contro visto che l'immersione da parte mia è maggiore se i testi (e soprattutto il doppiaggio) hanno la lingua italiana.

    Ho avuto conferma da alcuni sviluppatori che lavorano nell'industria, si sceglie la via più facile per una facile produzione e guadagno per soddisfare gli azionisti. Molte aziende sono state educate a vendere tutto quello che creano a gruppi di investitori che neanche conoscono e che a malapena hanno qualche informazione, se il denaro c'è allora non ci sono problemi. Il problema sono le aspettative di vendita che superano di gran lunga i guadagni. Specialmente il ricercare di avere cifre da giochi tripla A. E spesso c'è una forte inflazione dove le società devono fatturare il doppio o il triplo di quello che hanno investito gli azionisti. Il problema sono proprio gli azionisti che buona parte delle volte non sono interessati ai videogiochi, spesso sono gruppi o più persone che un videogioco non l'hanno mai visto o che pensano ad altri investimenti su altri prodotti o settori.
     
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    L'industria sta collassando ma ci si lamenta del culo della protagonista di Stellar Blade.
    Fa ridere ma fa anche riflettere.
    Ci meritiamo l'estinzione.
     
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    Tonno Master ..dalle lande meridionali

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    La penso un po' come DT, verranno ridimensionati tanto i titoli che conosciamo come AAA, i quali investimenti saranno destinati a IP di grande successo o a titoli dal relativo successo commerciale, come del resto già sta succedendo da qualche anno a questa parte.
    Al contempo ci saranno sempre più studi indie che saranno in grado di evolversi e produrre giochi sempre più complessi e più facilmente, grazie alle varie tecnologie di IA ed in generale ad un maggior numero di persone di talento ed esperte nel settore.
    Ripeto, diamo alle IA altri 10 anni, e chi può dire quanto lavoro saranno in grado di snellire, potrebbero essere la salvezza dei titoli ad alto budget, o l'inizio della fine per noi giocatori veterani, tipo "ai miei tempi i giochi erano fatti a mano ed avevano carattere.." e cazzate da futuri boomer.
    In ogni caso no, il gaming non sta fallendo, è il business dietro che si sta ridimensionando, e questo accade per il semplice fatto che produrre giochi che sappiano soddisfare i nuovi hardware e conseguentemente le aspettative del pubblico, diventa ovviamente sempre più costoso.
    Altra cosa che sta indubbiamente alimentando la percezione di un mercato traballante è una gestione orrida da parte di Sony e Microsoft, la pagheranno cara alla prossima generazione, ne sono sicuro, la prima vedrà un calo netto nelle vendite di hardware e software se non si dà una regolata, la seconda potrebbe pure smettere di produrre hardware MA a cominciare a muovere quel c..o di culo come publisher.
     
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    Assistente di Laboratorio

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    Quello che sto notando però è che il settore è si in crisi, ma in occidente. Perché in Giappone non le vedo tutte queste problematiche: tutti i licenziamenti fin'ora sono avvenuti in America e in parte in Europa. Dal Giappone nulla (Tango di Bethesda non conta, dato che è stata chiusa dai piani alti americani): le uniche divisioni nintendo e sega che hanno licenziato sono quelle americane.
    Nintendo sta vivendo un periodo roseo, Sega è soddisfatta pure quando un Persona o uno Yakuza (pardon, Like a Dragon) arriva al milione scarso, Capcom non ne sbaglia una (manco 3 milioni di Dragon Dogma e diventa una serie di punta, laddove se un Ratchet e Clank non arriva almeno a 5 milioni è un flop), Konami guadagna pure con massimo un paio di giochi l'anno (seppur tutti piccoli come Rythm Castle o Bomberman R2... ma è ovvio che le vendite per loro arrivino dai pachinko e le carte di yugioh), Koei non si lamenta, Bandai Namco sta crescendo molto, Nis sta bene nella sua nicchia, Vanillaware pure e Falcom anche...
    Praticamente l'unica che si lamenta e sta andando male tra le giappe è Square Enix, guardacaso l'unica che invece di ostentare la sua giapponesità, cerca a tutti i costi di occidentalizzare i suoi prodotti (vedi Forspoken) e pubblicizza male quelli invece più riusciti.
     
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    Mutante Ibrido

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    Insomma è l'occidente che sta collassando.
     
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    12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.

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    O forse c'è qualcosa che ancora non sappiamo?
    :=/:
     
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