Perle dal GDR

L'escremento di piccione cade. Mentre scende verso il terreno, lo scenario attorno rallenta. Il tempo sembra non passare per un'intera settimana. A poco a poco, parti della secrezione si staccano, rendendola più aerodinamica e piccola. Le memorie dell'oggetto attraversano la sua mente: l'amore e l'affetto di mamma e popò, la difficile vita delle scuole escrementari dove veniva sbeffeggiato perchè inutile come una cacca di piccione, gli anni d'orifizio della sua gioventù passati con gli amici, l'arruolamento all'accademia merditare, il lancio dall'anoplano. Per un'intera vita aveva sognato questo momento. Il momento in cui avrebbe dimostrato al mondo il suo valore. Il piccolo schizzo quindi allarga le braccia a mo di abbraccio, come per accogliere la terra sotto di lui. Stava per raggiungere i più importanti dei suoi simili nel sacro suolo.
: Arrivo, gloria!

SPLAT

mannagg ma tu guarda sti piccioni mi hanno centrato l'occhio ma vaff

: Foresta di tette?? Hai del buon gusto, amico!!

Fake Crash, estasiato dall'allettante richiesta di Svper Amobvx, schiocca le dita.
Gli elementi del ristorante iniziano man mano a sintetizzarsi in blocchi grigiastri, al punto di dissolversi e sparire, la gente che ornava e ricopriva quel luogo iniziava a polverizzarsi in tanti piccoli quadratini, che a contatto con l'aria andavano a disintegrarsi del tutto.
Rimaneva solo il pavimento, completamente grigio e con una texture ancora per niente definita: all'improvviso inizia a spuntare un motivo a fogliame sul terreno, con dei cilindri di varie dimensioni che risalgono dal terreno, circondando l'inarrestabile duo Bandicoot-Maschera. Questi cilindri si rivelano infatti la base per creare i tronchi di alberi, che poi si divaricano e si deframmentano verso la cima, dando vita a delle radici.
E da queste radici, accade l'impensabile: delle piccole sferette, ricollegabili di sembianze alle gocce di rugiada, spuntano alle punte e ai lati di ciascuna di queste radici, e pian piano si espandono sempre più: diventano delle sferette, degli ovali, a forma di pera, ma una cosa che le accomuna quasi tutte è l'assunzione di una tinta riconducibile al color pelle, con una punta di rosso, rosa, marroncino o nerastro, o (perché no? Anche di blu, di verde, di giallo...) che andava a formarsi nel mezzo di queste grandi sagome tondicce.

Eccoli lì, davanti agli occhi dei due spettatori, uno spettacolo di alberi. Alberi con le tette, la fantasia proibita di ciascun dendrofilo: sode, penzolanti, piccole o grandi, a dozzine o addirittura a centinaia su ciascun alberello; il Bandicoot le sta assistendo tutte con grande soddisfazione, avendo per giunta riconosciuto alcune specie.

: Come ben vedi, ce ne stanno di tutti i tipi: per esempio, quella lì dal tronco molto sottile ma che presenta alcuni dei frutti più abbondanti si chiama Hitomus Tanakaris. Quello gigante, dai seni mastodontici ed estremamente rotondi, si chiama Velbum Milenis, mentre quello dalla palese consistenza plastica con la vegetazione in puro silicone... Non ricordo il nome scientifico vero e proprio, ma posso dirti che lo chiamo Lisann.

Amobvx rimane a bocca aperta nell'assistere a un prodigio così inaspettato: un vero e proprio processo di modellazione dell'ambiente, che dà luogo a una ricchissima flora, composta di alberi prominenti e affascinanti fiori di campo variopinti. Purtroppo, la sua richiesta, seppur non propriamente seria, era ben diversa; di punto in bianco, sulle piante crescono seni di varie misure: tronchi coperti da grossi davanzali, frutti simili a mammelle, fiori ricurvi e sofferenti per il peso del loro debordante carico.
La maschera, che inizialmente appare meravigliata e catturata dalla spettacolare visione, prova ora un senso di profondo e inenarrabile disgusto, tanto da chiudere gli occhi per qualche secondo. Dopo aver ascoltato la spiegazione del fasullo, inizia a svolazzare in giro per scrutare ogni angolo del perverso ambiente, perdurando in un particolarissimo stato d'animo a metà tra l'allibito e lo sbalordito. Quindi, inizia a dare fiato alla bocca con qualche parola sconnessa e senza significato, nell'inefficace tentativo di esprimersi.

"Ma pugnante... Ma la chemine, useato... Tutto ciò è ricreazione della vita è qualcosa di cantevole e mira di petto per facoloso... versone per Di Gaio: Ca sono na che è penzarpi di condanna pronunciata... Letiziarre prova diasubito Struna fa buona a carico guardia il tra e toccacilitare l'intervento didavvero in Sontino. La sentartito in modo udaggressivo."

Dopo essersi reso conto della miriade di castronerie dette, inveisce contro il falso, a detta sua mentalmente alla deriva.

"Bellissimo il miracolo della vita, che a quanto pare ti è stato concesso di creare in quanto plasmatore di questo mondo... Ma diamine tutto ciò è aberrante, sconvolgente sì ma davvero degenere, per non parlare della dendrofilia... Perlomeno hai buon gusto per i seni, sembrano ben fatt-"

In quel momento piomba sulla maschera una mammellona della quinta taglia, piuttosto soda e matura, non permettendole di concludere il discorso.
Amobvx si schianta a terra per il fortuito e casualissimo incidente, rimanendo imbambolato e rimbambito per la botta.