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.Neotropolis è una città bizzarra, sicuramente fuori dal comune. Si trova su un'isoletta desertica che passa dalla desolata zona del Canyon Dingo all'aver una moderna città lungo la costa alle zone più alte in cui si trovano edifici di antica fattura, in corrispondenza della cittadella, al Motorworld di Von Clutch nella sua zona più centrale. È l'unica autorità politica nell'Arcipelago ed esiste soltanto per una rara clemenza di Cortex che non ha mai deciso (finora) di volerla radere al suolo.
Una figura inusuale si trova per le strade della Cittadella, giunto in quell'isola attraverso una navetta navale gentilmente fornita da Capu Capu: è Ernest il Fattore. Il povero emù infatti è andato in città per vendere il suo ricavato e farsi dei bei soldoni. Mentre conta le banconote, tuttavia, sente un passante dire qualcosa che gli illumina la mente.
: Oh che bello, finalmente ho ottenuto il mio Reddito di Cittadinanza!
Sentendo dalla molto compressa figura queste parole bizzarramente specifiche, Ernest si ricorda di aver sentito parlare di questo fantomatico Reddito di Cittadinanza. Se è vero che basta essere cittadini e cittadini poveri per ottenerlo... beh, lui vive lì da quanto ricordi! Perciò si avvicina all'uomo monocapellare e gli chiede, gentilmente.
: Mi scusi, messere, ma dov'è che ha fatto richiesta?
Improvvisamente nervoso, il passante mette in tasca la propria Carta Gialla, guardando male Ernest e colpendolo con un ceffone sul becco, che gli si sposta sopra gli occhi.
: Fatti gli affari tuoi, contadino! Non ti vado mica a dire che sono andato all'INPS all'altro lato della città!
Il povero fattore infatti non ha considerato del temibile clima di odio, misteriosa maledizione che affligge la città da un po' di tempo a quella parte e che come un vero e proprio incantesimo rende astiosi e pieni di rancore i suoi cittadini verso il prossimo, rendendo la vita in città una vera e propria battle royale per la sopravvivenza: Caduto a terra e rialzatosi, Ernest si sistema il becco nuovamente al proprio posto, per poi guardare in lontananza, confuso. Riesce a vedere dalla Cittadella la zona bassa di Neotropolis, nella quale davanti all'INPS una folla di persone si sta menando in quel momento proprio per ottenere la famigerata carta di credito elargita dallo Stato, che non si sa neanche quale sia da quelle parti.
Se riuscisse a ottenerla, forse potrebbe mettere da parte un gruzzoletto per acquistare finalmente il Kart dei suoi sogni e gareggiare... ma cosa può fare un povero villico come lui, da solo?
Sconsolato, lo zappatore si siede su un muretto mentre osserva la città attorno a sé, una zona forse troppo ricca per essere frequentata da lui senza che gli provochi un non necessario magone. Non ci sono davvero possibilità, per un poveraccio onesto come lui? Tra l'altro la sua fattoria è abusiva, quindi si pone un altro problema di non minore importanza.: Oh, me misero... come faccio a ottenere un Reddito di Cittadinanza?
Edited by DcGamma - 28/11/2022, 17:27
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Brosme si trovava lì, ad osservare la scena e decide di avvicinarsi al pennuto 
-Ehi, tutto ok?
Nonostante il genuino intento di socializzare, il vichingo, con la sua enorme stazza, il viso minaccioso e la bambina selvaggia che si trovava seduta sulla sua testa, con un espressione che indicava che avrebbe morso il pennuto da un momento all'altro, lo rendono agli occhi di Ernest un potenziale aggressore. -
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Il contadino balza in piedi, togliendosi il cappello e incominciando a piagnucolare invocando pietà a Brosme con delle palesi menzogne.
Se hn passante qualunque gli ha fatto male, il Bandicoot nordico potrebbe mangiarselo a pranzo.: La prego, non ho nulla e a casa ho moglie e figli! Mi risparmi!: (S-sapevo di dovermi portare la lupara!)
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.-Cosa?
Brosme china leggermente la testa sul lato destro, non capendo, per poi rispondere-Non preoccuparti, non ho intenzioni malevole...ho notato che eri giù di tono e pensavo che avresti apprezzato parlarne...
Vill si rivolge al genitore
-Ehi, papà, posso mangiarlo?-No, piccola...-Ma, papà...è un pollastro, perché non posso mangiarlo?
Brosme non risponde, ma afferra un rametto e lo porge-Rosicchia questo, per ora...poi vedremo...-Evvai!
E afferra il rametto, iniziando a rosicchiarlo come farebbe un cagnolino con un osso (facendo cadere della bava sui capelli di Brosme, che pare non accorgersi di ciò)...
Brosme si rivolge al contadino-Dicevi?
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Ecco che da lontano si sentono dei passi particolarmente marcati, come se creasse attorno a loro il silenzio perfetto per la sua entrata. I movimenti suonano come dei tentennamenti metallici, simile agli speroni di un cavaliere, alla scena si avvicinava un individuo a dir poco singolare. Come Brosme pareva appartenere al passato, ma ad uno molto più vicino: chiunque lo avrebbe riconosciuto come un Cowboy, quei stivali alti elegantemente decorati che andavano a nascondersi sotto dei pantaloni a gamba di elefante in cuoio, un gilet nero con una camicia bordeaux sotto ed una cravatta anch'essa nera; il vestito pareva unito alle maniche di una giacca in pelle, ma questo era chiaramente troppo stretto e di un materiale diverso per non essere un panciotto con delle maniche cucite, da cui si affacciava i polsini della camicia, e sopra ancora invece indossava un cappotto smanicato con una lunga coda di rondine in cashmere.
I vestiti però sono riorganizzati per la sua peculiarità; oltre ad essere un cane antropomorfo privo di coda, alcuni lo avrebbero definito come deforme o altri come cerbero, fatto sta che dalla testa dei suoi omeri spuntano altre due teste canine, anche se la loro intelligenza è evidentemente limitata rispetto a quella centrale.
Nella mano destra, col braccio disteso lungo il fianco, tiene un cappello con cui copre quello che comunque si vede: un revolver immensamente grande, qualcosa che dava riportava alle radici la parola "hand cannon". Il capo scoperto portava diverse peculiarità, oltre alla pelle innaturalmente rossa mattone, le sclere, l'interno delle orecchia e diverse corna dalle punte mozzate rosso fuoco. Con passo calmo, l'uomo si avvicina ai due, stringendo tra i denti un sigaro che fumava nel mezzo di un lungo sorriso.
Buongiorno! Ero di passaggio perché dovevo rifarmi il distintivo e non potevo non notare la situazione ...
Alla base esterna della cupola del proprio copricapo, questo dalla forma a diamante, è cucito un nastro in cuoio su cui ha infilato di fronte una spilla in acciaio a forma di stella dalle 6 punte, chiusa in un cerchio e dalle punte arrotondate; sopra vi è scritto in caratteri cubitali "Sheriff". Quindi si pone il capo d'abbigliamento in testa con lo stemma che risplende sopra di lui, la tesa è stranamente ed esageratamente lunga in avanti e i bordi sono consumati. Anche le nocche delle mani presentano lo stesso tipo di corna della fronte.
Bisogno d'aiuto?
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Ernest guarda turbato la scena, preoccupandosi adesso più di Vill che del padre, che gli appare grossomodo civilizzato e gentile. Mentre l'altra figura lo farebbe preoccupare, anche lui sembra non essere un malintenzionato.
Il villico si toglie il proprio cappello di testa, guardando i due con fare sconsolato.: B-Beh, signori, vedete... io sono un povero contadino che vive onestamente sull'Isola della Follia, e desidererei tanto gareggiare. Però non ho abbastanza soldi per permettermi un veicolo, perciò avevo pensato di chiedere il RdC. Solo che questa città sembra tanto pericolosa negli ultimi tempi...
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.-...RdC?
Brosme ci pensa un attimo, ma non trovando un senso a quell'acronimo, guarda il contadino-Non so di cosa parli, ma credo sia importante per te...ti aiuterò, se non ti dispiace...
Nota il canide, e lo saluta chinando leggermente in avanti la testa, facendo un semi-inchino-Salve!
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Il cerbero rimane ad ascoltare il pennuto, ricambiando il saluto del bandicoot nordico con un lieve abbassare della visiera, non volendo interromperlo. Tirando una ventata di tabacco dal sigaro, si toglie quest'ultimo di bocca mentre trattiene il fumo nella bocca per gustarlo prima di sbuffare, la sua espressione è meno accogliente di prima come sente il contadino menzionare l'RdC, facendosi serio e pensieroso, quasi arrabbiato. 
Umpff ... Reddito ...
E quindi, contemplando il sigaraccio, lo riprende tra i denti e con questo riacquista il suo sorriso, voltandosi di profilo e iniziando a camminare con passi lenti, sempre col suo solito suono metallico di speroni ad ogni movimento dei piedi da parte del cane. Mi sono occupato anche di carte, un tempo. Bisogna andare a quel postaccio là, IPSN. Non vorrei rivolgermi a quei porci della Fac, non ho avuto belle esperienze con quelli; gente di cui non fidarsi, ve lo dico io ...
Lo sceriffo evidentemente non sapeva di che cacchio stesse parlando, ma nel farfugliare quelle sigle pareva piuttosto convinto invece, specie nel suo avanzare in una direzione non precisata.
Edited by Luana Monroe - 27/5/2019, 07:41. -
.: Oh, suvvia, signore... Il Reddito di Cittadinanza! Sono soldi gratis per i poverelli...
Sentendo poi le parole del cerbero rimane silenzioso, ascoltando con un timore quasi reverenziale del bestione. IPSN? Fac? Che sono quelle cose? Eppure lui sembra un esperto e addirittura diffida!: I-In che senso, signore? Perché sarebbero inaffidabili?
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.-Oh, davvero? Sembra utile...io sono povero e discriminato perché ho lavorato come vichingo molto tempo fa, forse potrebbero darmi qualche soldo...
Poi ascolta le affermazioni di quel misterioso straniero, e decide di seguirlo, in un totale silenzio. -
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Aah-hah, non mi riferivo a quello, contadino...
Con un sorriso continua a fare pochi passi nella sua direzione, andando avanti col discorso dopo aver fumato un altro poco con un certo gusto. Non li chiamerei esattamente inaffidabili quanto vipere, specie quelle del Fac: una volta sono dovuto venire fin qui per ritirare il ricompenso sulla testa di un delinquente di queste parti, che gli ho messo io stesso per giunta, queste cose sono molto complicate. Comunque dicevo, gli ho riportato qui il bruto e questi mi dicono che... non ho il certificato da sceriffo! Aaaah, ma ve lo dico io, era tutto per non sganciare; e ci avevo quasi rimesso una gamba con quel osso duro.
Pensieroso ma senza perdere la sua espressione scaltra, si volge leggermente col busto verso l'emù, prendendoci confidenza con la sua parlantina. E poi, non è la prima volta che aiuto col reddito, sà? Dovevo accompagniare la signorina Farcillà, una graziosa scrofa che si occupa del fienile, vicino al ranch. Beh, stavamo andando all'IPSN quando-
Ecco che tutto d'un tratto accade qualcosa che potrebbe spaventare i due spettatori, la testa sinistra alza il capo di colpo, voltandosi non proprio verso di loro ma più o meno, guardando il vuoto di fronte a se con fare intontito. Le orecchie sono raddrizzate mentre la sua bocca e i denti sono tutto un fuoco ed una lunghissima lingua che pare lava ne esce come questa parla con una voce completamente diversa da quella del cowboy, molto più acuta anche se per lo stereotipo che pare rappresentare anche lui non tiene un timbro molto grave.
De-HEh- siamo andati all'INPS!
All'improvviso, di reazione, la testa centrale del cerbero chiude gli occhi, anche se questi appaiono quasi come se scomparire completamente sotto l'ombra del cappello. Non guarda nemmeno l'altra testa mentre parla con un tono seccato come si toglie il sigaro di bocca.
Scusa, e che ho detto io?
A rispondere si risveglia l'altra testa, questa è meno tozza della prima, più allungata e energetica ma anche più lenta ai piani superiori.
Sì, AlL'INPS!!
Dopo un piccolo esitare, sembra che non passi nemmeno una frazione di secondo tra quel attimo e il momento in cui il cane schiaccia con forza il sigaro rovente sul fronte dell'ultimo che ha parlato, premendola così forte da fargli mordere da solo la lingua. Lui è troppo arrabbiato per esprimere dolore e l'altro troppo tonto. Con un agile movimento delle dita, si rigira il sigaraccio nelle dita, riaccendendone la punta con la lingua dell'altra testa per quindi tornare a fumare con la sua stessa espressione di prima. Non contraddire la legge, ragazzotto... Bene; andiamo all'INPS.
Con tutta naturalezza riprende a camminare, anche se adesso invece che dirigersi leggermente a sinistra, come per girare, si sposta verso destra, sempre come per svoltare l'angolo in un qualsiasi momento per dirigersi effettivamente verso la direzione della folla rissosa. Dai collari dei due capi del canide pendono due medagliette a forma di femore stilizzato in quello che pare acciaio, sulla sinistra "L" e sulla destra "R".
Edited by Luana Monroe - 31/5/2019, 00:13. -
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Sulla via per l'INPS, il gruppo di richiedenti reddito si ritrova la propria strada sbarrata da un cratere cospicuamente piantato nel mezzo di un incrocio a 4: a giudicare dalla piccola navicella che si trova al centro di questa devastazione di cemento, tubi idraulici e parti di auto bloccate nel traffico, deve essere stato un atterraggio piuttosto brusco. Ma ciò che attira di più l'attenzione è ciò che si trova di fianco alla navicella: si tratta di un corpulento... orco? Troll? Gormito? verde che si trova steso prono, comatoso, sull'asfalto distrutto, e la quale presenza, con i suoi ronfi tali da scuotere la terra, impedisce di semplicemente ignorarlo e passargli oltre, in modo non troppo dissimile ad un grosso Snorlax alieno che sbarra la via, questa volta senza flauti che possano svegliarlo in possesso del gruppo. Nel suo sonno, l'alieno, fra rutti dovuti ad una cattiva digestione e russare, parla: 
: Ungh... fame... grunf... mangiare...
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Ernest ascolta la storia del Cerbero con un certo interesse, nonostante la soggezione che gli metta quell'uomo non è indifferente. L'uomo agricolo lancia occhiate a Brosme a fasi alterne, inquietato dall'attività improvvisa delle altre teste: per non darlo a vedere continua a camminare e continua ancora, finché non si trova dinnanzi a Zem.
Il catoniano emù batte le palpebre un paio di volte, prima di togliersi una spiga di bocca e commentare, interrompendo con grande rammarico la narrazione di Sheriff.: ...n-non è che abbiamo sbagliato strada? Temo che siamo nei paraggi della Caritas...
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Brosme ascolta tutto, per poi dire ai due -Non credo che ci siamo presentati decentemente...tutti mi chiamo Brosme, il vostro nome qual'è?
Poi osserva e nota Zem, allarmandosi...
Infatti, l'alieno ha tratti tipici degli orchi, creature che nell'immaginario vichingo era legati ad una natura demoniaca...
Certo, Zem a differenza dei orchi norreni non aveva tratti animaleschi, ma il norvegese non si fida ugualmente dell'alieno dormiente. -
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Vero... puoi chiamarmi Sheriff, ma se ti prude la coscienza va bene anche Hound.
Nel presentarsi il cane sfoggia un sorriso affettato nel imporre la sua posizione autoritaria anche solo col suo nome, anche se il tono non è intimidatorio, anzi sembra cercar di esser rassicurante nei confronti dei due come se fosse una qualche specie di guardia.
Avanzando, nota l'orco ma non si scompone un minimo, abbassando appena il capo nel abbassare la voce e rispondere con una certa lentezza nella parlantina al contadino. Sempre di poveri si discute... non siamo molto lontani...
Il canile si avvicina con lenti passi, tenendo la classica camminata autentica ma anche stereotipata da Cowboy americano, come se pronta ad un duello mentre tiene la mano sul manico del cannone come se fosse una spada, questo più simile a quello di una carrabina Winchester.
Girando il lato del sigaro, Sheriff si ferma solo ad un passo da calpestare la testa di Zem, apparendo a questo come un altissima sagoma nera di cui appena si riconosce l'outfit in contrasto al sole che ora pare accecante come un faro. Silenzioso come una lince lo sceriffo esita prima di parlare, alzando la voce con fare minaccioso. ... Hai qualcosa da dire riguardo questo parcheggio?
E, per accertarsi di svegliarlo, lo punzecchia sullo zigomo una singola volta con la punta dello stivale..
Una Redditizia Epopea [Cittadella] |
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