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Stimolato dalla punta dello stivale, il brutto addormentato di un orco apre lentamente le fauci come se fosse il tetto di una decappottabile. Un fiato a dir poco mortale, un pungente olezzo di vino, aglio, cipolla e iper-concentrato di pomodoro e dunque più affine ad un'arma biochimica, si leva dalla gola dell'orco dallo spazio profondo, formando una nuvoletta assassina che assume i connotati di una grossa mano che schiaffeggia, metaforicamente e letteralmente, in rapida successione le teste di Sheriff per poi indicare con l'indice la bocca di Zem. In sintesi, quest'alito di morte è così terribile da far capire che qualcosa vada messo sotto i denti dell'alieno... e possibilmente fra queste cose una mentina. . -
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Ernest, avendo fermato la sua camminata sonnolenta, osserva ciò che sta avvenendo fra il cordiale ma piuttosto ambiguo cerbero e l'orco alieno.
Risponde però a Brosme, dato che manca solo la sua presentazione all'appello.
: Io.. io sono Ernest, Ernest il Fattore. E pesco le migliori zucchine dell'Arcipelago. Se avessi bisogno di frutta, verdura o armi, passa pure dalle mie parti...
Mentre Sheriff potrebbe essere tranquillamente steso dal tanfo mefistofelico emanato da Zem, l'emù chiude gli occhi e la inspira come se fosse un'eau de toilette.
: Ahhhh, quest'aria mi ricorda il mio paese natio... la bucolica Tocaria! Che questo signore abbia saggiato un piatto tradizionale?. -
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Brosme si mette una mano sul muso, ma mantiene la sua espressione seria, mentre la bambina non sembrava disgustata, in quanto era abituata ai cattivi odori nonostante il suo olfatto supersviluppato e...beh, non è che lei avesse un odore migliore . -
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Le due teste si lasciano schiaffeggiare con movimenti esagerati nel seguire la mano di tanfo del orco, Sheriff abbassa il muso, resistendo alle botte e togliendosi il cappello che usa per bloccare in parte il terribile odore, lasciandosi scappare un commento piuttosto schifato.
Oh cielo! Ho annusato carogne che puzzavano meno di te!
Allontanandosi col busto, il cane non sembra affatto diplomatico nei confronti del alieno, andando col piede verso la sua spalle per poi usare il tacco degli stivali come una specie di pala nel tentativo di rigirarlo a pancia in giù ed usare il suolo come tappo naturale; se ciò fosse andato a buon fine avrebbe infierito con un altro tentativo di premere la testa dell'extraterrestre contro il terreno.
Ecco, mangia del bitume, non hai che migliorare da come sei messo!
Sventolando il cappello contro il viso per farsi aria, lo sceriffo si sarebbe voltato per piegarsi sulle ginocchia in evidente sofferenza, iniziando a tossire con una certa frequenza e forza, ancora disgustato, prima di risollevare il viso al cielo e passarsi l'indice destro sotto il dito per asciugarsi una singola lacrima.. -
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Contrariamente ad ogni aspettativa - o forse no? E' pur sempre di Zem che stiamo parlando - l'orco spaziale apre la bocca e inizia a mangiare l'asfalto sotto di lui, letteralmente. Un suono alquanto molesto proviene dalla sua masticazione, e va avanti per un bel po' finché non manda tutto giù, soddisfatto. A quel punto la terra trema leggermente, e Zem tira un potentissimo rutto, tale da sopraffare il pestone di Sheriff e darsi una spinta che lo rimette istantaneamente in piedi: quando si trova poi in piedi, l'esternazione del suo stomaco soddisfatto continua ancora per un po', scuotendo gli edifici e chiunque fosse di fronte a lui con onde d'urto degne di nota. Finalmente, chiude la bocca e si da due colpetti sopra la pancia.
: Eh eh, buffo... *burp* In genere sono sempre stato io a far mangiare l'asfalto alla gente. Cosa mi sono perso!. -
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Vill inizia a ringhiare non appena vede l'orco alzarsi, mentre Brosme incrocia le braccia, guardandolo con uno sguardo serio
-Orco! Nonostante sei diverso dagli orchi che conosco, so che sei malvagio e marcio come loro...lo sento anche dal tuo pessimo alito! Ma non abbiamo tempo, dobbiamo farci dare il reddito di cittadinanza...quindi spostati e la tua testa non rotolerà per terra.... -
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Con molta noncuranza per l'ostilità di Brosme, Zem spalanca la bocca e si passa un dito nello spazio fra i denti per controllare in modo abbastanza rude e poco bello da vedere che non gli sia rimasto nulla in bocca dopo la scorpacciata. Si pulisce dunque il dito sopra agli abiti, per poi guardare il bandicoot e ignorare completamente i suoi avvertimenti, rispondendo invece con un'altra domanda.
: Reddito... di cittadinanza? E che robba è?. -
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-Il reddito di cittadinanza, orco...da come mi raccontava il signor Ernest lì, danno soldi ai poveracci e ai vichinghi come me o come lui...
La bambina sente le parole del padre, per poi chiedere ad Ernest
-...Danno i soldi anche a quelli come me?. -
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Ernest si tira leggermente il cappello, scuotendo la testa alla domanda di Vill, in soggezione perfino a causa della bambina (anche perché ha visto le sue pericolose doti).
: Beh, piccola, penso di no... vedi, tu sei una minorata e ai minorati non spetta il reddito... magari una pensione, o qualcosa di simile...
Con fare titubante si fa avanti cercando di oltrepassare Zem, sperando nella clemenza dell'orco gasmoxiano.. -
.-Il reddito di cittadinanza, orco...da come mi raccontava il signor Ernest lì, danno soldi ai poveracci e ai vichinghi come me o come lui...
La bambina sente le parole del padre, per poi chiedere ad Ernest
-...Danno i soldi anche a quelli come me?
Zem grugnisce, mentre si avvicina alle rovine della sua navicella spaziale per ripescare fuori la sua ascia. Con questa si gratta le natiche, ma mentre fa ciò estende l'altro braccio di lato e blocca al volo Ernest, che viene afferrato per il suo lungo e striminzito collo e rimesso qualche passo indietro come se non avesse mai ricominciato a camminare.
: *snort* Farebbe comodo anche a me diventare un cittadino di redditanza. Voglio venire con voi.. -
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Vill sbuffa, incrociando le braccia e gonfiando la guancia destra in modo infantile
-Uffi...non è giusto! Solo perché sono una minoritario...io voglio i soldi!
In verità, la bambina non saprebbe neanche cosa farsene (o cosa siano, nonostante cerchi spesso di vendere le scadenti bambole "Vill-Chan" ) dei soldi, ma dato che tutti li volevano, lei non voleva sentirsi esclusa...
Brosme nel frattempo risponde a Zem, accarezzando la testa di Vill per consolarla
-Orco, della tua razza non ci si può fidare...Siete creature demoniache e mangiatrici di uomini, non riesco a pensare ad un motivo per fidarmi di te!. -
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Zem fissa Brosme apparentemente impassibile, mentre è intento ad annusarsi il dito. Procede a ripulirselo sopra al suo abito, per poi fare spallucce.
: ...Posso raccogliere i vostri pomodori gratis e pagare le vostre pensioni.. -
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-Pomo...dori? Cosa sono?
Brosme sembra incuriosito da ciò che dice Zem, più per sapere cosa sono i pomodori che per altro. -
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Sheriff, piuttosto che mettersi inutilmente dei nemici contro, abbassa il capo sbuffando, non proprio contento di dover scendere a compromessi con un simile essere come Zem. Abbassando il capo verso il petto, fà per mettersi il cappello sulla nuca.
Umpf... va bene, anche se non so cosa possono fare per uno come te...
Quindi fà per passargli affianco e così oltre, continuando per la sua strada, quando di colpo le teste si riprendono dagli schiaffi, reagendo di impulso col loro fare non proprio mentalmente stabile insomma.
Ma ghe bel OdoRino!
Sì! AnCoRa!
Sheriff rimane in silenzio, cupo con gli occhi chiusi mentre si blocca sul posto, esitando prima di parlare ma in qualche modo parlando comunque prima di chiunque altro, tenendosi il cappello appena sopra la nuca prima di metterselo.
Non hanno detto niente...
Quindi riprende a camminare, in completo silenzio, ora dirigendosi verso l'INPS, o almeno quello che crede esserlo, infondo non è del luogo.. -
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: Pomodori? Oh, Santa Letizia!
Ernest sembra per una volta rallegrato dall'idea di poter assumere un orco alieno in nero.
: Questo potrebbe essere l'inizio di un gioioso sodalizio, signor Zem!
L'emù batte la mano sul proprio petto, pensando...
...finora è stato tutto troppo facile. Quale insidia li aspetta ad impedirli di giungere all'INPS?.