Un Classico Disney al giorno

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    RAYA E L'ULTIMO DRAGO
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    SPOILER RAYA



    ENCANTO
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    12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.

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    La Famiglia Madrigal sono i nostri nuovi Avengers e Luisa è la migliore.

    Comunque Encanto è molto più musicale, ma come storia in linea generale ho preferito Raya (e sì, tutta la premessa di Mirabel che non sembra avere alcun talento è una cosa in cui uno si può identificare e conta senz'altro come punto a favore, mentre per contro la storia di Raya aveva un potenziale rimasto inespresso)
     
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    "Sii tu il primo gatto volante"

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    Strange World - Un mondo misterioso.

    Dopo la parentesi Encanto, Disney torna di nuovo a trastullarsi nella sfera della mediocrità. Sia chiaro, Strange World non è un film brutto, ma pecca il fatto di essere tanto, forse troppo innocuo, al punto da non suscitare particolare interesse per l'intera durata della pellicola. La sceneggiatura, i personaggi e la trama vanno di pari passo dall'essere accettabili e nulla più, confezionati ad hoc per soddisfare il minimo indispensabile che serve per rendere guardabile il tutto. Anche il ritmo del lungometraggio è problematico, per via di una serie di momenti morti che si fanno sentire soprattutto nella prima parte del film, e in generale si denota la presenza quasi opprimente dei deus-ex-machina, ossia situazioni in cui una persona o un evento risolvono inaspettatamente una situazione difficile per mandare avanti la trama in maniera fluida. Si salvano il comparto tecnico e la colonna sonora, che spiccano in maniera evidente rispetto alla mediocrità del resto.
    Tirando le somme, Strange World è una pellicola che sicuramente non vuole pretendere di essere il nuovo capostipite dell'animazione, ma che al contempo non osa e fa di tutto per non farlo. Il flop catastrofico al botteghino si può attribuire a tanti fattori, reparto marketing inadeguato in primis, ma purtroppo bisogna ammettere che lo stesso film non è stato in grado di mantenere delle aspettative degne di un film Disney che si rispetti.
    In classifica lo piazzo sopra Oliver & Company, ma sotto Biancaneve. Ne ho approfitato anche per rivedere alcune posizioni.
     
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    12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.

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    Mi è piaciuto Strange World. Non è una perla buttata ai porci, un capolavoro dell'animazione passato in sordina perché c'era il nuovo Avatar o qualcosa che avremmo dovuto veramente vedere al cinema subito, ma non sono riuscito a disprezzarlo. Per me è perfettamente godibile anche se non rappresenta nulla di eccezionale per Disney, mi sta bene così.
    Ho apprezzato particolarmente l'ambientazione, colorata, fantasiosa e organica. C'è un gran bel world building
     
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    Patafisico

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    È un film molto buono, non un capolavoro ma fa molte cose bene. Forse affronta troppe tematici insieme.
     
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    "Sii tu il primo gatto volante"

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    Wish.

    Boh ragazzi, sono senza parole. Wish è un totale disastro, uno di quei film di cui a metà visione ti penti di non aver speso i soldi del biglietto in qualcosa di più utile e produttivo. Lo scarsissimo passaparola e il flop al botteghino avevano fatto presagire che qualcosa non andava, ma non mi aspettavo minimamente di ritrovarmi davanti a uno dei film più brutti dell'intera cinematografia dei Classici.
    Wish sulla carta rappresenta una sorta di celebrazione per il centenario di Disney, una celebrazione al quale hanno però voluto montarci sopra un film senza arte né parte, completamente privo di qualunque qualità, senza un'identità e senza una visione chiara. La sceneggiatura sembra stata stata scritta da due diversi team all'interno dello studio che avevano altrettanti differenti visioni su come portare avanti la trama: il film riesce nella incredibile impresa di contraddirsi tra la prima e la seconda parte del film, e lo fa tramite il principale villain, il Re Magnifico, che decanta ed esalta i valori del regno e della sua persona nella prima parte, salvo poi ritrattare tutto e comportarsi da totale idiota nella seconda solo perché evidenetemente serviva qualcuno o qualcosa per poter mettere un po' di pepe nella trama. Ma è tutto così... forzato. Il cambio caratteriale non avviene in modo graduale, ma letteralmente da una scena all'altra, in modo anche abbastanza ridicolo. Ridicolo esattamente come il character design dei personaggi, non se ne salva uno, men che meno la protagonista che dal design sembra sia uscita direttamente dal risultato di un'Intelligenza Artificiale. I comprimari sono troppi, non c'è spazio per poterli approfondire e di consuenza è impossibile riuscire ad empatizzare, e quel poco tempo che hanno a disposizione viene sfruttato soilo per poter fare qualche battutina infantile, la capretta... dio mio la capretta, uno dei personaggi più fastidiosi non solo del film, ma dell'intera cinematografia Disney. Nel momento in cui gli è stata donata la parola non c'è stata una scena, UNA, dove non sia risultato fastidioso. I suoi dialoghi sono interamente fondati da battutine infantili e completamente inutili ai fini della storia, tenta di far ridere ma non ci riesce MAI, e sta lì solo perché al reparto marketing non fa cerco schifo vendere qualche peluche legato al brand.
    Il problema principale, come detto prima, è che Disney ha tentato di cucire un film sopra quello che doveva essere a tutti gli effetti una celebrazione. Wish è solo una vetrina per il fan-service, ci sono tantissime citazioni a passati lavori dello studio, ma il problema maggiore risiede nel fatto che queste occupano tanto, troppo spazio all'interno della pellicola, al punto tale che lo stesso film fatica ad imporsi per cercare di essere riconoscibile ed originale: i comprimari sono stati ispirati ai 7 nani, sia nell'abbigliamento che nella personalità, ma non sono mancate citazioni neanche troppo velate a Bambi, Peter Pan, Frozen, Mary Poppins... che non dico sia un male, ma quantomeno evitate di renderla la caratteristica principale dell'intero film, perché così non fai altro che snaturare.
    I musical sono troppi e tutti dimenticabili, e anche qua non si raggiunge la sufficienza. Non c'è una canzone che ti resta in testa, e anche l'arrangiamento dei testi, sia in originale che in italiano, lascia parecchio a desiderare. Ok che serviva allungare la durata della pellicola, ma evitiamo di renderlo palese dai.
    Infine, nota dolente anche per il doppiaggio nostrano. Lo sappiamo, il doppiaggio italiano non sta passando un bel momento, e questo disastro di film non ha fatto altro che aggravare la situazione: spiegatemi per quale cazzo di motivo si è deciso di dare la voce di una guest star ALLA PROTAGONISTA, in questo caso tale Gaia, che leggendo su Wiki pare sia una cantante, bene. Se nei musical si può tranquillamente dire che se la cava egregiamente (e te credo, è una cantante, duh), è nel parlato che si sente proprio che c'è qualcosa che non va, ti accorgi che ci sta qualcosa "fuori posto". E sia chiaro, per non essere una doppiatrice tutto sommato non se l'è cavata malissimo, ma non sarebbe stato meglio, che ne so, usufruire della sua voce SOLAMENTE nelle parti cantate e lasciare il ruolo a qualcuno che fa questo lavoro di professione?! Sarò io ingenuo, ma trovo a dir poco agghiacciante privare a qualcuno della propria professione a favore di qualcuno che si trastulla nella sfera dell'immagine e del marketing. Lo trovo semplicemente disgustoso.
    In definitiva, Wish è uno dei film più brutti che Disney abbia mai concepito, in classifica lo piazzo sopra gli antologici e La spada nella roccia (e mai avrei pensato nel 2023 di dover fare dei paragoni con quel film lì...), ma sotto Mucche alla riscossa. Almeno quest'ultimo mi ha fatto ridere.
     
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    I cartoni Disney e anche quelli Pixar fino agli anni 2010, per me erano dei buoni prodotti. Io non sto capendo cosa vogliano fare al giorno d'oggi :asd:.
    Partono con la presunzione di essere portatori di sogni ed emozioni che si sono montati la testa.
    E poi il fatto che chiamino classico un cartone uscito oggi come se fosse uscito 40 anni fa è il modo più coglione di farsi pubblicità. Idem Pixar, che si prepara al Premio Oscar. Magari uno può dirlo scherzando: "Devi proprio guardarlo quel film che è già un classico".
    Inoltre, da fastidio anche a me questa faccenda dei vip che doppiano. Lo hanno fatto qui con I Simpson ed è stato imbarazzante nella maggior parte dei casi (si salvavano quei 3/4 che magari avevano gia doppiato prima).
    La Spada nella Roccia a me è sempre piaciuto invece :asd:
     
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    CITAZIONE (Tizio X. Incognito @ 23/12/2023, 11:09) 
    E poi il fatto che chiamino classico un cartone uscito oggi come se fosse uscito 40 anni fa è il modo più coglione di farsi pubblicità.

    Diciamo che la cosa del "Classico Disney" è nata per caso e non per pubblicità (anche se ciò in un certo senso ne sarebbe parte dell'identità)

    Praticamente la nominazione viene dai rilasci dei vecchi film Disney su VHS che vengono de facto trattati col nome "Classico Disney". È rimasto fino ai giorni nostri come un modo per definire i film animati Disney piuttosto che considerarli classici nel tempo, anche perchè i film del Rinascimento hanno da subito quella nominazione già in quel periodo.

    Quindi sì, è più un marchio che altro.
     
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    CITAZIONE (cortex300 @ 23/12/2023, 12:49) 
    CITAZIONE (Tizio X. Incognito @ 23/12/2023, 11:09) 
    E poi il fatto che chiamino classico un cartone uscito oggi come se fosse uscito 40 anni fa è il modo più coglione di farsi pubblicità.

    Diciamo che la cosa del "Classico Disney" è nata per caso e non per pubblicità (anche se ciò in un certo senso ne sarebbe parte dell'identità)

    Praticamente la nominazione viene dai rilasci dei vecchi film Disney su VHS che vengono de facto trattati col nome "Classico Disney". È rimasto fino ai giorni nostri come un modo per definire i film animati Disney piuttosto che considerarli classici nel tempo, anche perchè i film del Rinascimento hanno da subito quella nominazione già in quel periodo.

    Quindi sì, è più un marchio che altro.

    Aggiungo che la denominazione "Classico Disney" è una terminologia esclusivamente italiana che fa riferimento a tutti i film prodotti dalla Walt Disney Animation Studios. In America questa concezione è praticamente inesistente.

    Comunque sia, ho ripristinato la tier list con tutte le posizioni aggiornate.
     
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    CITAZIONE (shary96 @ 23/12/2023, 12:56) 
    CITAZIONE (cortex300 @ 23/12/2023, 12:49) 
    Diciamo che la cosa del "Classico Disney" è nata per caso e non per pubblicità (anche se ciò in un certo senso ne sarebbe parte dell'identità)

    Praticamente la nominazione viene dai rilasci dei vecchi film Disney su VHS che vengono de facto trattati col nome "Classico Disney". È rimasto fino ai giorni nostri come un modo per definire i film animati Disney piuttosto che considerarli classici nel tempo, anche perchè i film del Rinascimento hanno da subito quella nominazione già in quel periodo.

    Quindi sì, è più un marchio che altro.

    Aggiungo che la denominazione "Classico Disney" è una terminologia esclusivamente italiana che fa riferimento a tutti i film prodotti dalla Walt Disney Animation Studios. In America questa concezione è praticamente inesistente.

    Ecco perchè mi suona come un qualcosa di ignorante :asd:
     
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    12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.

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    Quest'anno ho guardato Elemental e Wish.
    Il primo mi ha sorpreso in positivo, ne sono rimasto coinvolto emotivamente più del previsto.
    L'altro l'ho visto adesso al cinema e ne ho apprezzato il tributo a 100 anni di storia della Disney.

    Eccetto che questo non è un cortometraggio animato come Once Upon a Studio, bensì un intero lungometraggio che dovrebbe reggersi in piedi sui propri meriti, ed è qui che iniziano i problemi.
    Almeno non è il Ready Player One della Disney che ci butta davanti migliaia di personaggi della compagnia come freccette per buona parte del film, ma comunque potrebbe essere molto meglio.
    L'antagonista viene pubblicizzato come il ritorno ai cattivi classici della Disney e ne sono rimasto colpito in negativo; non rientra nei canoni del villain a sorpresa perché ce l'avevano detto da subito che lo sarebbe stato, bisogna evitare persino la pubblicità del film stesso per non saperlo prima di vederlo (e in ogni caso è inevitabilmente prevedibile); non è simpatetico e non suscita empatia perché Disney voleva renderlo cattivo e basta; non è un villain malvagio fino al midollo perché ci viene spiegato chiaramente che ha buoni propositi finché non cambia completamente personaggio.
    Re Magnifico è un villain banale e animato come un dottor Cortex di Crash Bandicoot 4 che però non sa dove vuole andare a parare, sembra scritto da due registi diversi. La Disney ha rotto gli stilemi dell'antagonista classico per dare un maggiore spessore a questa figura e adesso ne riprende i cocci e li riattacca con lo scotch nel disperato tentativo di accontentare il pubblico.
    Penso che avrebbero dovuto seguire appieno uno dei due modelli di antagonista senza tanti compromessi; Re Magnifico poteva essere il classico villain Disney della vecchia scuola, ma paradossalmente l'avrei trovato più interessante se fosse rimasto un non villain con uno scopo preciso e motivazioni giustificabili come quelli di produzioni più recenti, ovvero l'opposto di quello che Disney aveva promesso. Non mi dispiacerebbe vedere come potrebbe essere questo film con Re Magnifico che non diventa un "vero" villain, perché così non ha nemmeno il fascino malvagio dei cattivi Disney che solitamente vediamo in questa categoria.

    Detto ciò, non disprezzo Wish; si può considerare passabile, specialmente per intrattenere i bambini per un'ora e mezza, ma dire che non è nulla di eccezionale è poco
     
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205 replies since 18/6/2020, 23:14   4546 views
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