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Nome utente: mongi291
Nome personaggio: Jyodain (anche noto come Uragirimono; non usa più il nome Joe)
Fazione: Neutrale
Abilità: Senza troppi fronzoli, Jyodain è uno spadaccino sopraffino, e l'unica arma su cui fa affidamento è la sua spada, la Daibouken (大冒険, trad.: "grande avventura"), nonché la tecnica con cui la brandisce. Per citare un'analisi svolta sulle sue capacità a suo tempo, egli non si limita a giocare al samurai farlocco ma incorpora nel suo stile tecniche da ogni scuola in giro per il mondo, dallo iaido alla scherma europea, purché esso sia replicabile con una katana. Nel merito, le sue movenze si concentrano su una rapidità disarmante ed un ritmo di attacco spietato ed incalzante, volto a non dare tregua al nemico fino al suo sfinimento. Talvolta può fare ciò ancor prima di sguainare la sua spada, limitandosi ad attaccare con la spada ancora nel fodero, a mo' di arma contundente.
Sebbene non attinga a poteri come magia o Potenza, riesce comunque a tenersi in pari con pura e semplice determinazione, tale da permettergli di violare i suoi limiti e attaccare con forza ben oltre quanta il suo corpo riesca a generare, o rialzarsi da colpi che dovrebbero sicuramente stenderlo. E' solito chiamare questa forza interiore Shin'nen (信念) o più semplicemente Convinzione. Essa non può essere manipolata consciamente, ma dipende unicamente dall'intensità delle sue emozioni: laddove in uno scontro su cui vergono le sorti dell'universo può fare quasi l'impossibile, in una battaglia amichevole e senza rischio è limitato dalle normali capacità del suo corpo.
Anche senza una spada e la sua notevole risolutezza, però, Jyodain rimane comunque un avversario temibile: la sua capacità di analizzare l'avversario e l'ambiente, nonché formulare tattiche senza precedente preparazione e metterle subito in atto rendono difficile disarmarlo, e tutt'altro che scontata la sconfitta nel caso ciò dovesse succedere. Fra le sue varie, eclettiche abilità si possono annoverare utili e molto pragmatici rudimenti di lotta disarmata in mischia, ma anche spiccate doti alla guida e in cucina, specialmente nella preparazione del kebab. E' tuttavia a dir poco pessimo ad adoperare marchingegni tecnologici di qualsiasi tipo.
Storia: La sua storia ha inizio come Komodo Joe, un gracile drago di Komodo nello zoo di Duwang, Giappone. Rapito dal nefasto Dottor Brio assieme al più bonaccione fratello Moe, la sua vita come scagnozzo fu davvero di breve durata: fallito il tentativo di recuperare i cristalli da Crash Bandicoot, così come il suo negozio di gioielli a Zurigo, decise di darsi alla sua altra grande passione: l'avventura. I suoi anni da avventuriero, libero di girare il mondo e agire come meglio credere, non erano però destinati a durare. Per quanto lontano potesse viaggiare, il destino sembrava sempre ricondurlo all'Arcipelago Wumpa, e fra un alterco e l'altro con eroi e villani delle isole ebbe modo di saggiare un'amara verità: nel suo futuro non c'era l'indipendenza che tanto agognava, bensì servitù come uno sgherro dei futuri dominatori del mondo, i CorCom, nei panni dell'oscuro samurai Uragirimono.
Deciso a ribellarsi a quello che pur pareva essere un futuro destinato a realizzarsi prima o poi, finì per collaborare sempre più strettamente con i bandicoot e altri eroi, diventando a tutti gli effetti uno di loro attraverso innumerevoli avventure...sebbene rifiutasse sempre con veemenza la nomea di eroe. Nel mentre che si batteva per la salvezza dell'arcipelago e del mondo intero, Joe non smise mai di guardare sia dentro che attorno a sé, in cerca di cosa avrebbe mai potuto spingerlo a tradire tutti quanti. Gli anni passavano, e lo stress, congiunto ad un difetto nella formula mutagena di Brio, lo portavano ad invecchiare sempre più rapidamente. Sembrò infine che la minaccia dei CorCom fosse del tutto svanita, e con un corpo che iniziava a recare i suoi primi acciacchi accettò che Uragirimono, quel lato di sé che aveva cercato di eliminare, avrà avuto le sue ragioni, prima di rinunciare alla spada e dedicarsi all'insegnamento...
Questo, almeno, fino al giorno in cui i mondi si incontrarono, un evento epocale che non poteva non spingerlo nuovamente in azione. Con una lunghissima avventura alle sue spalle, tale da averlo reso una persona completamente diversa dallo scontroso e avido viandante di un tempo, decise di abbandonare una volta per tutte il nome di Komodo Joe, lasciandolo alle sue nuove controparti. Ad un nuovo universo corrispondono nuovi eroi, nuovi cattivoni... e Jyodain, come ha sempre fatto, si batterà per ciò in cui crede, al di là di ogni preconcetto come bene o male.
Immagine:
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