[Fan Fiction] Klonoa Empire of Dreams senza Huepow?

Un retelling personale

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    12/3 13:12 @Mikey: Prometeo scese dall'Olimpo con in mano una fetta di pizza e ne fece dono all'umanità dando speranza e conforto ai terrestri.

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    Da ben prima del ritorno di Klonoa, ho seguito Channel Awesome su YouTube, principalmente per la serie Nostalgia Critic, ma anche per i video della categoria Fanfiction e della sottocategoria "Disney Elsewhere", dove il team creativo di Doug e Rob Walker (con il contributo essenziale di altri artisti) reinventa le storie dei film (produzioni Disney nel secondo caso, ma sono altrettanto popolari quelli dedicati a Batman o a Spiderman, per esempio) secondo determinati eventi, che possono variare da video a video: scambi di ruoli tra determinati personaggi (come per esempio un personaggio che diventa cattivo o il protagonista che viene separato dai genitori naturali e allevato dal cattivo principale), circostanze alterate (personaggi giovanissimi che raggiungono l'adolescenza o l'età adulta, oppure personaggi adulti che invecchiano considerevolmente), cambi di regia (se per esempio fosse stato Tim Burton o Sam Raimi a condurre la regia dietro film più recenti dei rispettivi supereroi per cui sono ricordati) o teorie del web (se per esempio Tarzan del film Disney fosse davvero imparentato con Anna ed Elsa di Frozen), giusto per citare alcune delle tante possibilità.
    In maniera non troppo originale, ho provato ad applicare questo trattamento a un gioco di Klonoa uscito su GameBoy Advance (e disponibile sull'eShop di WiiU fino alla sua chiusura avvenuta appena due giorni fa) e ho creato questa versione rielaborata della storia del gioco. Potete leggerla direttamente dal link presente sul mio post di Twitter:



    Il testo originale è stato redatto in lingua inglese in quanto indirizzato alla fanbase di Klonoa in generale, di cui il nostro paese rappresenta una fetta relativamente piccola, ma per gli italiani qui presenti che conoscono la serie, anche se in netta minoranza, posso offrire una versione italiana dell'intero testo.
    Tuttavia, come i video della serie Fanscription a cui mi sono ispirato, questa fan fiction è per chi conosce l'opera originale, quindi va fatto un avviso per chi non ha giocato a Klonoa Empire of Dreams: il testo contiene spoiler sulla storia del gioco. Inoltre la conoscenza di questi elementi del gioco è data per scontata in modo da evitare lunghe e superflue descrizioni di parti dell'opera che dovrebbero essere già note, pertanto è comunque consigliabile giocare a Klonoa o almeno seguire una guida del gioco su YouTube prima di cominciare a leggere; non conoscere la storia ufficiale può impedire al lettore occasionale di distinguere i punti in cui la fan fiction cambia rispetto all'opera di partenza o addirittura di comprendere l'intera vicenda. Come ulteriore misura, i capitoli della fan fiction sono divisi in Spoiler da aprire o chiudere a vostra descrizione.
    Grazie per l'attenzione e buona lettura

    [spoiler_tag]INTRODUZIONE[/spoiler_tag]

    Da dove vengo?
    Lì dove i venti blu soffiano...
    Dove sto andando?
    Lì dove le bianche nuvole volano...

    E se sogno,
    son certo di svegliarmi...



    La storia inizia come nel gioco; Klonoa viene svegliato da alcune guardie che fanno irruzione in casa sua e lo portano via senza un motivo apparente. Klonoa viene portato in un castello, dove si trova in presenza dell'Imperatore in persona.

    "Allora...", gli dice. "Tu devi essere quello straniero che osa sognare nel mio impero?"
    "Straniero?", risponde Klonoa, ancora scosso. "Dove sono?".

    Affianco all'imperatore si trova un bizzarro figuro che lo guarda dall'alto in basso, ghignando con un'aria di superiorità. "Povero piccolo!", dice, prendendosi gioco di lui. "Non sa neanche dove si trova." Sarà lui a rispondergli, presentandosi.
    "Io sono Bagoo, il Primo Ministro, e tu sei nell'Impero di Jillius, dove i sogni sono proibiti. Dopotutto, non è con i sogni che si paga da mangiare."
    "Se hai tanto tempo libero," aggiunge l'Imperatore Jillius, "puoi andare a giocare, lavorare o innamorarti. I sogni sono futili."

    Klonoa risponde gridando: "No, non è vero! E che c'è di male a sognare?!".
    Quest'obiezione scandalizza il Ministro, che gli risponde dicendo: "Piccolo ratto insolente! Come osi sfidare il nostro Imperatore con parole senza senso?! L'Imperatore soffre di insonnia, e voi folli che sognate ad occhi aperti lo offendete in questo modo! Non te la farò passare liscia!"
    "Aspetta.", lo interrompe Jillius. Solo ora inizia a notare qualcosa che attira la sua attenzione; il giovane imputato ha con sè un anello piuttosto grande. "Qual è il tuo nome, ragazzino?".
    "Klonoa".

    "Klonoa?", Jillius è leggermente sorpreso da quella risposta. "Che sia... il leggendario Viaggiatore dei Sogni?", chiede al suo consigliere.
    "Lui?", risponde Bagoo, scettico.
    "Io?", risponde Klonoa, insicuro.

    I due nobili si guardano confusi, ma poco dopo l'Imperatore prende la parola: "Allora, Klonoa... Se questi sogni inutili contano così tanto per te, voglio metterti alla prova".
    "Ma vostra Maestà!", interviene Bagoo. "Mi consenta di dire che tutto ciò non è assolutamente necessario. Chiaramente questo non può essere il Viaggiatore delle leggende! È solo un ragazzino destinato alla prigione per aver commesso un sogno, si può già giustiziare per scandalo!"
    Ma l'obiezione viene respinta e Jillius prosegue: "Se sei davvero il Viaggiatore, lo dimostrerai contro i mostri in giro per il mio Impero".
    "Mostri?", chiede Klonoa.

    "Quattro mostri orribili circolano tra le nostre terre creando scompiglio tra i cittadini", spiega Jillius. "Se riesci a liberare il mio popolo da tutti i mostri, ti lascerò andare. Ma se fallisci o tenti di fuggire...", qui l'Imperatore fissa Klonoa direttamente, dandogli un'idea chiarissima della situazione. "In tal caso le mie guardie ti riporteranno qui, e la tua posizione sarà d'esempio per chiunque oserà sprecare il mio tempo".
    "Cosa?!", Klonoa rimane scioccato da quella proposta. "Ma sul serio?! Perché proprio io? Io non ho fatto niente!"
    "Dovresti essere grato dell'opportunità che, nella sua enorme generosità, il nostro eccellente Imperatore ti propone in questo momento, moccioso ingrato!", lo riprende prontamente Bagoo. "E poi è solo colpa delle tue folli fantasie se ti trovi qui".
    "Ora va'", ordina l'Imperatore.

    Così si conclude il dibattito. Per ordine di Jillius, le guardie imperiali scortano Klonoa verso l'uscita.
    "Scusa, ragazzo", gli dicono le guardie appena sono fuori, abbastanza lontani dall'Imperatore. Non pensavano che avrebbe trattato così quello che in fondo pareva poco più di un bambino. "Il nostro Imperatore non si è mai comportato così".
    Le porte della città imperiale vengono chiuse dietro Klonoa, mentre una delle guardie gli augura buona fortuna, per quanto possa servire.

    Da qui, il povero Klonoa inizia a vagare in giro senza meta. "Dove si trova questo posto?", pensa tra sè e sè, guardandosi intorno. Per tutta risposta, viene raggiunto da un individuo che ricorda vagamente Huepow, nella sua forma spirituale.
    "Salve, Viaggiatore dei Sogni!", gli dice. "Ti sei perso?".
    Klonoa non può fare a meno di notare questo personaggio; ha un aspetto familiare, ma chiaramente non può essere la stessa persona.
    "Ti sei cacciato anche tu in questa situazione, vero?", gli chiede Klonoa.
    "Più o meno", risponde quello. "Io sono uno Spirito dell'Anello, e ho il compito di farti da guida per quest'avventura. Avrai bisogno di me per far funzionare l'Anello del Vento, se vuoi affrontare i mostri".

    "Già", risponde Klonoa. "Andiamo!"
    Con un nuovo amico su cui contare, Klonoa si carica di determinazione e ora è pronto a partire per una nuova avventura.
    Il vento soffia sulla bandiera in cima al castello imperiale.


    [spoiler_tag]VISIONE 1[/spoiler_tag]

    Città della Lotta – Ghazzaland



    La prima location dell'avventura è la città nel deserto di Ghazzaland. Qui Klonoa raggiunge varca il confine della città e chiede informazioni alla gente del posto.

    "Scusa?", dice Klonoa, cercando di attirare l'attenzione di un passante. Ma per tutta risposta gli arriva un pugno bello forte. "Ahia! Ma perché?!".
    Un Ghazziano (così chiamo gli abitanti del posto) gli risponde con un pugno sul muso: "Ma non sai proprio nulla?! Questa è Ghazzaland, e qui l'unico valore che rispettiamo è la forza!" "Ahi!", esclama Klonoa, reggendosi la testa. "Mi hai fatto male".
    "Che ci fa una mezza calzetta come te qui?!", gli chiedono in massa mentre lo aggrediscono senza tregua, al punto che lo Spirito deve uscire dall'anello per rispondere al posto di Klonoa.
    "Cerchiamo un mostro!", risponde lui. "E se vi piace così tanto combattere, perché non ve la prendete con il mostro, invece?!"
    "Il mostro?!", gli rispondono mentre continuano a picchiare Klonoa, che ormai non riesce più a reggersi in piedi. "Ma scherzi?! Il campione della nostra città non gli ha fatto neanche un graffio, a quella bestia! Non ce la faremmo mai!"

    "Ah, sì?", dice lo Spirito mentre trascina Klonoa fuori da un cratere che si era creato a terra dopo le botte da orbi dei Ghazziani. "E dov'è?".
    "Sta sulla cima di quella montagna", risponde il sindaco della città. "Ma lasciate che ve lo dica; penso proprio che un nanerottolo non abbia speranze contro quel mostro. Se vuoi provare a fare colpo su qualche ragazzina, ti conviene mostrarle quell'anello gigante".
    "Guarda che quello non è un anello di fidanzamento, razza di...!", ribatte lo Spirito. Ma con Klonoa momentaneamente K.O., decide di non entrare nel merito della questione. "Oh, lascia perdere".
    Dopo aver tirato un sospiro, avanza verso la montagna indicata dall'uomo coi baffi, passando in parte agli altri cittadini e trascinandosi dietro il corpo esanime dell'amico peloso.
    "Eh?! Ma ci stanno andando sul serio?!, commentano loro, sorpresi da tanto coraggio. Alcuni di loro iniziano addirittura a preoccuparsi per loro. "Aspetta! Torna indietro! Pensate davvero di potercela fare?!", dicono i Ghazziani nel vano tentativo di dissuadere il duo. "È una follia!", gridano. "Non si può rischiare la propria vita così!", e altre cose del genere, mentre lo Spirito si allontana.

    "Hai sentito, Klonoa?", dice lo Spirito nel tentativo di risvegliarlo. "Se sconfiggi il mostro, diventi il campione della città! Così gliela farai vedere a quei buzzurri. Vero?".
    Klonoa rimane con la faccia a terra, senza rispondere.
    "Vero?!"

    (Questo è il punto in cui dovrebbe iniziare il gioco vero e proprio, con i livelli da Visione 1-1 fino al boss della zona. Questi non sono influenzati minimamente dalla fan fiction, mi limito a segnalare la loro presenza tra uno spezzone e l'altro della trama vera e propria.)

    Nonostante quello che dicevano i rissosi abitanti di Ghazzaland, i nostri eroi raggiungono infine la montagna. Lì sopra c'è una grande arena fatta di roccia solida.

    "Allora, dov'è questo mostro?", dice Klonoa. Per tutta risposta, un colosso scende dall'alto, atterrando di fronte a Klonoa e facendosi vedere.
    "Mmmh....! Sei tu il prossimo?", gli chiede. "Gracilino, eh?", e fin troppo sicuro di sè, conclude: "Non durerà molto".

    "Wow! Sembra forte", dice Klonoa. "Ma abbiamo fatto troppa strada per tirarci indietro adesso".
    "Klonoa, hai per caso un bagno in quell'anello?", chiede lo Spirito, intimorito dalla stazza del mostro.

    "EEEH?!", grida Klonoa fissando il suo Anello del Vento.

    (Qui inizia la boss fight contro il mostro di turno, ma è inutile descriverla se conoscete il gioco. Passiamo alla scena immediatamente successiva.)

    Nonostante la sua incredibile forza fisica, il mostro alla fine viene sconfitto e torna alla sua forma originaria. Sembra molto più piccolo ed esile.

    "Che è successo?", dice lui, confuso. Non sembra ricordare nulla di ciò che è successo durante la lotta.
    "E questo chi è?", chiede lo Spirito.
    "Mi chiamo Chipple", risponde quello. "Ricordo che stavo facendo uno strano sogno, ero fortissimo ed ero il campione del mondo. Come se questo potesse mai succedere. Ma poi ho visto una strana nebbia rossa..."
    "Nebbia rossa?", chiede Klonoa.
    "Già. Chissà che roba era...", risponde Chipple. "E tu saresti?"
    "Mi chiamo Klonoa".
    "Beh", conclude Chipple. "Grazie per avermi tirato fuori da qualunque cosa fosse quello, amico. Farò meglio a stare attento a questi sogni, la prossima volta".

    "Molto bene", dice lo Spirito. "Primo mostro sistemato, ne mancano altri tre. Passiamo al prossimo!"
    "Già!", risponde Klonoa. "Dobbiamo andare. Buona fortuna a diventare il nuovo campione della città, Chipple".
    Klonoa e Chipple si salutano facendo pugno contro pugno. E i nostri eroi passano alla prossima missione.


    [spoiler_tag]VISIONE 2[/spoiler_tag]

    Città dell'Opera – Priamill



    Dopo la caduta del primo mostro, Klonoa e il suo compagno Spirito si dirigono alla città di Priamill.
    "Eccoci", dice lo Spirito, "Questa è Priamill, la Città dell'Opera".

    "Città dell'Opera?", dice Klonoa, meravigliato. Finalmente qualcosa di piacevole, in questo viaggio nell'Impero.
    "Sì", gli risponde l'altro. "È il mio posto preferito. C'è il più grande Teatro dell'Opera del mondo, che ospita la più celebre cantante lirica, Muzika. Devi ascoltarla, Klonoa! È grandiosa. E che fortuna! Pare stia per cantare adesso."

    Lo Spirito dell'Anello indica il grande palazzo dell'Opera di fronte a loro, aspettando di sentire la voce della soprano. Ma sfortunatamente, dal teatro si sente solo un suono strano e distorto.
    "Urgh!". Klonoa si regge la testa, cercando di resistere a quel rumore insopportabile. "Le mie orecchie!".
    "Questa non è l'opera!", dichiara lo Spirito, mentre mette le mani dove dovrebbe avere le orecchie. "Cos'è questo?!"

    Quando quel suono terribile cessa, qualcuno gli risponde: "Era Muzika!".
    "Muzika?!", esclama Klonoa.

    Un tale di Priamill gli risponde: "Sì, il grande Gioiello del nostro Teatro dell'Opera. Ma ultimamente si è messa a cantare in quel modo che ci fa venire un'emicrania".
    "Cantare?!", ribatte Klonoa. "Sembrava la voce di un mostro!".
    Il povero Priamilliano si offende e risponde: "Non parlare di Muzika in questo modo! Le sue canzoni erano così semplici e piene di significato, e cantava con una voce così bella!". Ma quello era il passato, e lui se ne rende conto sospirando profondamente.
    "Mi dispiace", dice Klonoa.

    "Comunque", aggiunge lo Spirito. "Dovremmo andare a controllare".
    "Vi prego, ridateci la vecchia Muzika", dice il pover'uomo col cuore infranto.

    (I livelli non sono influenzati minimamente dalla fan fiction, mi limito a segnalare la loro presenza tra uno spezzone e l'altro della trama vera e propria.)

    Con le orecchie che sanguinano (non letteralmente) a causa di quel brutto suono, Klonoa raggiunge il palco dell'Opera, dove si imbatte in un enorme mostro rosa dalla pancia gonfia.

    "Eccolo!", esclama Klonoa.
    "Dobbiamo fare qualcosa per fermare questo baccano!", dichiara lo Spirito, mentre il mostro ricomincia con quel suono da mal di testa di prima.

    (Qui inizia la boss fight contro il mostro di turno, ma è inutile descriverla se conoscete il gioco. Passiamo alla scena immediatamente successiva.)

    Dopo un colpo ben assestato, il mostro si sgonfia come un palloncino bucato e si rimpicciolisce, fino a tornare normale.

    "Oh, cielo!", esclama Muzika, disorientata dalla situazione. "Cosa succede?".
    "Tu devi essere Muzika", risponde Klonoa. "La città stava soffrendo per come cantavi..."
    "Cosa intendi dire?", chiede Muzika. "Ho sognato di cantare le canzoni più belle e di diffondere pace e felicità in tutta la landa".

    "Beh", dice lo Spirito, cercando di consolare la soprano, "Ho sentito che a qualcuno piacevano molto le tue canzoni!".
    "Beryll?", gli chiede la dama. Nessuno dei due sapeva chi fosse, ma guardandosi l'un l'altro ipotizzano che fosse il signore di prima, quindi entrambi annuiscono con la testa.

    "Ah, sì", dice Muzika. "Mi ricordo... Sognavo di cantare una canzone meravigliosa per Beryll. Ma non riesco a ricordarla. Ogni volta che ci provavo, appariva una nebbia blu e tutto taceva".
    "Una nebbia blu?", dice Klonoa. Questo dettaglio gli ricorda la versione di Chipple, salvo per il colore della nebbia.

    "Ma grazie a voi, sono pronta a cantare di nuovo", conclude lei. "Ora devo esercitarmi con una nuova canzone per Beryll".
    "Buona fortuna, Muzika", risponde Klonoa.
    "Grazie", risponde la soprano, con il sipario che cala lentamente sul palco. "Addio".


    [spoiler_tag]VISIONE 3[/spoiler_tag]

    Terra del Cibo – Jiobob



    Lungo la via per la prossima destinazione, Klonoa e l'amico Spirito del Vento riflettono su ciò che hanno scoperto finora, provando a unire i punti.
    "Prima la nebbia rossa, poi la nebbia blu", dice Klonoa.
    "Che qualcuno stia sfruttando i sogni altrui a proprio vantaggio?", si chiede lo Spirito.
    Il flusso dei loro pensieri viene interrotto da un forte brontolio. Era la loro pancia.

    "Ehi, Klonoa!", dice lo Spirito, sorridendo. "Hai fame?".
    "Per me eri tu, quello", risponde Klonoa, divertito.
    "E se tu fossi il terzo mostro che stavamo cercando?", gli dice lo Spirito.
    "Ah, sì?!, gli fa Klonoa, scherzando. "Tu ruggivi forte come il mostro di Ghazzaland, eh!".
    "E tu come il mostro dell'Opera!". Con l'ultima risposta, entrambi ridono di cuore. Per quel breve momento di ilarità, i problemi del momento sembravano un po' più leggeri.

    "Abbiamo fatto bene a lasciarci questa sosta per dopo", dice lo Spirito. "Siamo a Jiobob, la capitale culinaria dell'Impero! E guarda, c'è un ristorante laggiù!".
    Lo Spirito si trascina dietro Klonoa fino al ristorante più vicino, dove i due si siedono e ordinano da mangiare.
    "Vorrei un hamburger!", dice Klonoa allegramente.
    "BISTECCA! BISTECCA! VOGLIO UNA BISTECCA!". grida l'altro battendo i pugni sul tavolo impazientemente, mettendo un po' in imbarazzo Klonoa.

    "Ecco a voi", dice un cameriere mentre serve i due clienti. Tuttavia, ricevono una singola carota a testa.
    "Eh? Carote?", dicono i due. "Carote crude?!".
    "Vitamina E?!?", grida lo spirito, prendendo le distanze dalle carote e facendo il melodrammatico. "AAAAAAH!!! COSA SIGNIFICA QUESTO?!"

    Mentre lo spirito affamato continua a gridare e a lagnarsi dell'ordinazione sbagliata, il cameriere prova a dare una spiegazione.
    "Mi dispiace, ma lo chef Chirin è sparito e non abbiamo più cibo", dice.
    "Carne... Vi prego...", dice lo Spirito, con la mano protesa verso il soffitto.
    "Sfortunatamente", risponde il cameriere, "Tutto è stato inghiottito da un mostro dei monti".
    "Morirò di fame...!", dice lo spirito, piagnucolando e accasciandosi a terra.
    "Ci sono rimaste solo queste carote", risponde il cameriere, demoralizzato. "Di questo passo, prima o poi quel mostro si mangerà persino la gente".

    "Un mostro con un enorme appetito, ma a cui non piacciono le carote?", rimugina Klonoa, mentre dà un'occhiata al compagno, preoccupato.
    "FAME...!", dice lo Spirito, con la vitalità di un morto vivente, senza muoversi.

    "Chiaro", dice Klonoa, alzandosi. "Che senso ha starsene seduti ad aspettare di essere divorati? Raggiungeremo i monti, fermeremo il mostro e riporteremo indietro lo chef Chirin!".
    "Voi?", chiede il cameriere, perplesso. Improvvisamente, lo Spirito si rimette in piedi, lanciando una dichiarazione di guerra: "RIAVRO' LA MIA BISTECCA!".
    "Questo è lo spirito giusto", commenta Klonoa. "Andiamo!"

    Ed escono subito dal ristorante. Il cameriere rimane lì, ammutolito.

    (Livelli).

    Klonoa e il suo amico sono a un punto critico della loro caccia al mostro.

    "Dovrebbe essere qui attorno", sussurra Klonoa. Lo Spirito dell'Anello gli sta alle spalle e lo guarda in un modo un po' strano.
    "Klonoa", gli dice mentre inizia ad avere allucinazioni. "Ti ho mai detto che... Hai un aspetto... Delizioso?".
    "Grazie, credo...?", gli risponde Klonoa, non sapendo di essere visto come una bella fetta di carne arrostita. Ma all'improvviso, un mostro gigante sbuca dal terreno sotto di loro, tentando di farne un sol boccone.

    "AAAAAH!", i due eroi gridano, spaventati da quell'apparizione improvvisa. Se non si fossero spostati così in fretta, sarebbero rimasti intrappolati tra le fauci della bestia, che salta fuori dal terreno e poi si tuffa nuovamente sottoterra, lasciandosi dietro due buche.
    "Che mostro orribile!", commenta lo Spirito. "Divorare ogni cosa che incontra così... Come si fa ad essere così insaziabili?! ... Che... Porco."
    Klonoa lo guarda un po' strano. "Che c'è?!", dice lo Spirito. "Non sono io, qui, quello che sembra un maiale!".
    L'affermazione lascia Klonoa confuso, che però non si fa domande e prepara l'Anello del Vento per lo scontro.

    "Ehm, niente... Mi chiedo se a quella cosa piacciono anche le pallottole eolo". Così dice Klonoa, pensando a come l'ingordigia del mostro possa essere sfruttata a proprio vantaggio.

    (Boss).

    Sconfitto, il mostro torna normale.

    "BURP! ... Ooh! Sono pieno", dice il tizio sedendosi a terra, soddisfatto.
    "Sei lo chef Chirin?", gli chiede Klonoa. "Già!", gli risponde sorridendo. "Mastro Chef Chirin al tuo servizio!".
    "Mastro Chef?", chiede lo Spirito.
    "Eh eh eh! Beh...", risponde lo chef. "Veramente sarei solo un cuoco, ma nel mio sogno sono il migliore del mondo!".
    "Ma non ti piacciono le carote, giusto?", gli chiede Klonoa.
    "Vero", ammette il cuoco con dispiacere. "A proposito... Ho sognato che stavo preparando un piatto delizioso che dava un buon sapore a tutto, persino alle carote! Ma poi dal nulla è spuntata una nebbia gialla all'improvviso".

    "Ancora la nebbia", sottolinea lo Spirito. "Stavolta gialla".
    "Nebbia rossa, blu e ora anche gialla", dice Klonoa tra sè e sè.

    "Comunque", dice Chirin, cambiando argomento, "Penso che andrò subito a casa a riposare, ma venite pure nel mio ristorante quando volete! Vi devo un pasto".
    "Infatti", replica lo Spirito, con un po' di rancore.
    "Grazie!", risponde Klonoa, con un sorriso. "Ma come farai a cucinare? Ci hanno detto che erano rimaste solo le carote".

    "Eh eh, già". Chirin prova vergogna per la storia del mostro, ma poi gli torna il sorriso. "Ma Mastro Chef Chirin non si ferma! Infatti, ho un sacco di nuove idee per le mie ricette giusto adesso! Se la vita ti dà delle carote...".
    "Niente carne?", gli fa lo spirito con aria minacciosa.
    "Oh, no...", dice Klonoa dopo aver visto l'amico in volto. "Non di nuovo".

    Un urlo dirompente dai monti spinge gli abitanti di Jiobob ad uscire di casa; è lo Spirito dell'Anello che rincorre il povero cuoco, mentre Klonoa tenta di trattenere la furia dell'amico richiamandolo dentro l'Anello del Vento.

    Con ciò, i nostri eroi sono a più di metà del lavoro fatto, con un solo mostro ancora da fermare.


    [spoiler_tag]VISIONE 4[/spoiler_tag]

    Villaggio nella Foresta – Santal



    Arrivati al villaggio, Klonoa e lo Spirito vedono una ragazza a terra con una mascherina.
    "Stai bene?", le dice Klonoa, dopo averla aiutata a rialzarsi.

    "Ah, visitatori", dice lei, tossendo. "Non state troppo vicini, ho un bruttissimo raffreddore che non migliora affatto".
    "Com'è successo?", chiede lo Spirito, preoccupato.
    "Un mostro è apparso nella valle e ha portato una nuova malattia", risponde la ragazza. "Ora hanno tutti la febbre".

    Klonoa si guarda attorno e vede un sacco di gente stesa a terra, dall'aria molto malata. Uno spettacolo scioccante, sembra quasi non esserci più vita in giro per il villaggio per colpa del morbo misterioso.
    "Dev'esserci un dottore nei paraggi", dice Klonoa.

    "Sì, c'era un bravissimo dottore nel villaggio", dice la ragazza. "Il dottor Medim. Ma è sparito, e non possiamo andare in giro a cercare un altro dottore perché così la malattia si diffonde fuori dal villaggio...", e conclude con un altro colpo di tosse.

    "Capito", dice lo Spirito. "Anche il dottore di questo villaggio è bloccato in uno strano sogno!"
    "Uno strano sogno?", chiede la ragazza.

    "Tenete duro", dice Klonoa. "Riporteremo indietro Dr. Medim. Loopuludoo!"

    ("Loopuludoo" significa "Andiamo" nella lingua di Kolonoa. Comunque, qui stanno di nuovo i livelli, quindi salto alla scena pre-boss.)

    "Beh, non possiamo andare più lontano di così", dice lo Spirito, mentre il duo ispeziona la foresta. "Sssh!", gli fa Klonoa, abbassando la voce. "Ho sentito qualcosa".
    Come previsto, la caccia porta dritti di fronte a una creatura strana.

    "Eccolo", dice lo Spirito. "Il mostro... Anzi, direi che è il dottor Medim!"
    Il mostro non risponde a quel nome.

    "È inutile", dice Klonoa, lasciando rientrare lo Spirito nell'anello. "Ci tocca combattere".

    (Boss)

    L'ultimo colpo fa tornare in sè anche il dottor Medim.

    "Com'è successo?", dice dopo essere tornato normale, scosso da ciò che gli è successo. "Stavo provando a creare una medicina per curare ogni genere di malattia, e così invece ho creato un morbo incurabile".
    Klonoa prova a confortare il dottore disperato. "Non è colpa tua. Qualcuno deve aver rovinato il tuo sogno per uno scopo malvagio che non conosciamo."

    "Rovinato il mio sogno?", dice il buon dottore, sconfortato. "Forse questa è la vera ragione dietro alla Sacra Legge Imperiale che proibisce di sognare. Si diceva che fosse solo perché l'Imperatore non può sognare, ma sapevo che un monarca saggio e generoso come lui non avrebbe mai fatto una legge così egoista. Vero?"
    La fede del Dr. Medim in Jillius lascia spiazzati i due eroi. Klonoa, in particolare, non potrebbe essere meno d'accordo; era stato l'Imperatore a farlo svegliare e a costringerlo a fare il lavoro sporco per lui, ma preferisce non contraddire il dottore.

    "Ehm...", lo Spirito cambia argomento. "Com'era il tuo sogno?".
    "Terribile!", risponde il dottore, in lacrime. "Avevo solo buone intenzioni e mi sono trasformato in un mostro!"
    "Lo so, lo so!", dice lo Spirito. "Voglio dire... Puoi dirci cosa hai visto nel sogno?".
    "Giusto", risponde Medim. Quindi ripensa al suo sogno: "Vediamo... Ricordo di aver visto..."
    "Nebbia?", chiede lo Spirito, tirando a indovinare.
    "... Due lune", lo corregge il dottor Medim.

    "Due lune?", osserva Klonoa. "Cosa saranno mai?".
    "Nebbia rossa, nebbia blu, nebbia verde e due lune", dice lo Spirito tra sè e sè. "Che sia...?".
    "Qualche idea?", chiede Klonoa.
    "Sono forse i colori e il simbolo della bandiera dell'Impero?", chiede il dottor Medim, che era ancora lì e poteva sentirli.

    "È vero!", risponde lo Spirito. "Ma come...?"
    "Ma certo!", grida Klonoa. "L'imperatore ci ha chiesto di sconfiggere i quattro mostri".
    "Vero", dice lo Spirito, anche se gli sembra un promemoria un po' strano. Tuttavia, Klonoa si rallegra molto di questa cosa.
    "Ce l'abbiamo fatta!", grida Klonoa tutto emozionato.
    "Sì", gli risponde lo Spirito con un sorriso lieve. "Sapevo che potevi farcela, Viaggiatore dei Sogni."
    "Wahoo!", esclama Klonoa, con un braccio teso in aria.

    "Torniamo al castello e diciamolo all'Imperatore, così possiamo andarcene, finalmente!"
    "Giusto!", risponde lo Spirito.
    "E quando abbiamo finito, puoi venire a casa mia per giocare insieme!", aggiunge Klonoa.

    E così i nostri eroi si preparano a reclamare la loro libertà. Che sia davvero finita così?


    [spoiler_tag]VISIONE 5[/spoiler_tag]Città Imperiale – Leljimba


    Klonoa ha finalmente sconfitto tutti i mostri, come ordinato dall'Imperatore, quindi dovrebbe essere libero. Ma all'ingresso della città imperiale, non è trattato come un vero eroe; le guardie lo riportano nella stessa stanza di prima, dove lo attende Bagoo in persona.

    "Ehilà?", dice Klonoa, spiazzato. "Sono tornato per dirvi che i mostri se ne sono andati. Posso tornare a casa ora, vero?".
    "Certo, hai dimostrato a tutti noi di essere davvero Klonoa, il Viaggiatore dei Sogni," risponde Bagoo, leggermente divertito dalla sua ingenuità. "Quindi, tu eri l'unico capace di mandare via quei mostri, perché sei anche colui che li ha inviati qui e ha rubato il sonno dell'Imperatore!".
    Tutti i presenti sono colti alla sprovvista da un'accusa così. "COSA?!", protesta Klonoa. "Stai mentendo!".

    "Pensavi ti avremmo lasciato andare così?", dice Bagoo. "Nessun altro nel nostro Impero poteva entrare nei sogni e tramutarli in incubi come te, mostriciattolo!"
    "No! Ti sbagli!", grida Klonoa, sempre più arrabbiato. "Non vi ho mai detto di essere un Viaggiatore dei Sogni. L'avete detto VOI, per qualche motivo! Perché non mi risparmiate queste favolette del Viaggiatore dei Sogni?! Ne ho abbastanza! E poi tu come sai cos'è successo ai sogni della gente?!"

    "Io so tutto", risponde il consigliere, con una specie di sfera di cristallo in mano. "E non ho ancora finito, peste!"
    "Cosa?!", esclama Klonoa.
    "Da quando te ne sei andato", spiega Bagoo, "Il nostro giovane principe, figlio unico dell'Imperatore, non si è più visto da nessuna parte. Non lo trovi troppo sospetto per essere una coincidenza?".
    Allora lo Spirito dell'Anello non riesce più a trattenersi e sbuca fuori dall'Anello del Vento.
    "Sono qui!", dice. "Sono io, il principe Malboof, figlio di Jillius!". Lo scalpore è immenso; non l'aveva detto nemmeno a Klonoa, nel corso del loro intero viaggio.

    "A-ha!", esclama Bagoo. "Allora è vero. Klonoa è colpevole di aver rapito il nostro principe e ce l'ha tenuto nascosto nell'anello!".
    "Bagoo!", dice il Principe. "Ferma tutto subito, ti prego! Klonoa è innocente!".
    "GUARDIE!", grida Bagoo. "PRENDETE QUELL'IMPOSTORE! Per la Legge dell'Impero, è in arresto, e sarà giustiziato!". Inutile opporre resistenza; Klonoa viene portato via dalle guardie, e Malboof rimane ad assistere alla scena, impotente.

    "Ma...", il Principe si rivolge a Bagoo, col cuore spezzato. "Perché?".
    "Un sovrano deve prendere scelte difficili per un bene superiore, caro ragazzo", risponde Bagoo, con insolita benevolenza nella sua voce e uno sguardo di profonda tristezza. "Meglio che tu vada, ora. Interferire con la Giustizia di tuo padre gli provocherà dispiacere".
    Malboof china il capo e, accettando malvolentieri, esce dalla stanza.

    Arrestato ancora una volta, Klonoa è tenuto in una prigione sotterranea. Che pena vederlo dietro quelle sbarre; l'eroe rimane fermo nella sua cella, seduto su una panca di legno, ad affogare nel suo dolore.

    "Ehi, tu!", lo chiama una voce misteriosa. "Di qua".
    "Mh?". Klonoa alza la testa, asciugandosi qualche lacrima, e si guarda dietro. Sul muro si apre un passaggio segreto, che rivela una via d'uscita.

    (Qui va la Visione 5-1. Alla fine del livello, c'è un'altra scena.)

    Alla fine del corridoio, Klonoa sente la voce di uno spirito: "Klonoa, mi dispiace".
    "Chi è?", gli chiede. Lo ha già capito, ma in realtà non lo conosce davvero come dovrebbe.

    "Lascia che mi presenti", risponde, per poi uscire dall'anello e dissolversi in una serie di scintille. Con un flash bianco, lo Spirito mostra finalmente la sua vera forma; è un ragazzino-gatto più o meno dell'età di Klonoa, ma più simile al suo design scartato del remake per Wii, quello con le orecchie a punta. Il colore del pelo e dei vestiti, però, sono molto più simili a Jillius.

    "Sono il Principe Malboof di Leljimba", gli dice. "Sono nato con il potere di diventare uno spirito, ma questo è come sono veramente. Inoltre, sono quello che ti ha mandato qui."
    "Perché mi hai messo in mezzo a questa situazione?", chiede Klonoa. "Che ho fatto per meritarmi tutto questo?".
    "Non è quello che volevo che accadesse", risponde Malboof. "So di essere stato un pessimo amico con te, ma posso spiegare. Le cose non sono sempre state così; un tempo la mia gente sognava in pace, le nostre truppe proteggevano i cittadini e Bagoo, il consigliere di mio padre, ci donava perle di saggezza. Ora", Malboof fa un singhiozzo prima di continuare. "Ora è cambiato tutto. Non capisco cosa sta succedendo a mio padre".
    "E hai chiamato me perché pensavi che potessi aiutarti?", chiede Klonoa, incerto.

    "Ti supplico, Viaggiatore dei Sogni", implora il Principe.
    "Non sono chi cerchi", risponde Klonoa. Non aveva mai chiesto di essere il Viaggiatore dei Sogni, e ora sembra davvero stanco di quel titolo.
    "Non ho agito da amico, e non ti biasimo se mi odi ora", dice il Principe, reso umile da un sincero senso di colpa. "Ma, ti scongiuro, salva mio padre. Se non per me, almeno fallo per il nostro Impero, per il popolo... I nostri sogni".

    "Malboof?", dice Klonoa, mentre il Principe si prostra davanti a lui.
    "Sei la nostra unica speranza", conclude Malboof.
    Klonoa fa un respiro profondo prima di rispondere. "Va bene... Ma mi servirà il tuo aiuto per aiutarti". E gli mostra l'Anello del Vento, aggiungendo: "Inoltre, Sacra Regola n.1: Niente più segreti tra amici, Ok?".
    Colto da una gioia improvvisa, Malboof dà un forte abbraccio a Klonoa. Alcune guardie nascondono la loro commozione nel vedere il loro principe con un vero amico.

    (Qui i livelli restanti.)

    Usciti di prigione, Klonoa e Malboof seguono la strada fino alla sala del trono, dove Jillius sembra essersi addormentato.
    "Maestà!", grida Klonoa. "Padre", dice Malboof, "devi ascoltarmi".

    "E così sei arrivato fin qui", dice una voce dietro i due. È Bagoo, con in mano un grosso occhio di cristallo dalla pupilla rossa. "Il nostro Imperatore sta riposando", dice. "E non si sveglierà".

    "Bagoo", dice il Principe, sentendosi tradito e combattuto. "Spiegati."
    "Mio Principe", risponde Bagoo, "perché ti rivolgi così alla mano che ti nutre?". Quelle parole fanno esitare Malboof, che riconosce in Bagoo una persona che lo ha allevato. "Seguiresti piuttosto un folle mocciosetto criminale che hai appena incontrato?".
    "Cosa sta succedendo qui?!", gli grida contro Klonoa, "Perché fai tutto questo?!".

    "Non ti devo alcuna spiegazione", risponde Bagoo. Il corpo di Jillius inizia a levitare, circondato da un'aura splendente, e apre gli occhi, che si illuminano.
    "Mpf!", dice l'imperatore posseduto. "A che servono i sogni?! Non ho mai avuto scelta, io! Sono nato Imperatore. Tu non capiresti mai!".
    "Padre!", grida Malboof, mentre Bagoo ghigna malignamente.

    (Qui si affronta Jillius come nel gioco).

    Alla fine dello scontro, Jillius e Bagoo perdono i sensi.
    "Ugh". Bagoo sussurra, perdendo gradualmente conoscenza. "Avete... fatto... bene".

    Malboof esce dall'anello di Klonoa per avvicinarsi ai due svenuti e controllare le loro condizioni.
    "Ce l'abbiamo fatta?", chiede Klonoa. "Pensi che si riprenderanno?".

    Si sente una risata spettrale alle spalle dei due eroi.
    "Hanno provato a resistermi, a proteggere la loro gente e anche a lasciarvi indizi da seguire. Ma alla fine, quei due sciocchi erano solo delle marionette nelle mie mani".
    "Chi è?!", grida Klonoa voltandosi verso la voce misteriosa. Si vede il grande occhio di cristallo tenuto da Bagoo, ma adesso questo è sospeso in aria e si muove da solo.
    "Eccoti qui", dice il mostro. "Ancora ignaro di tutto".
    "Sei stato tu", dice il Principe. "Mostro!".

    "Mostro, dici?", risponde l'essere misterioso. "Mi è bastato scavare a fondo nell'inconscio di quel vecchio senza speranza. Sognava di diventare Imperatore!"
    Il Principe ringhia con rabbia, anche se il mostro non ha ancora finito.
    "Non lascerò che questo piccolo, dolce sogno vada sprecato. Infatti, mi prendo tutto quest'Impero!"

    L'occhio diventa sempre più grande, assorbe i due eroi e diventa nero come la pece.
    "Trasformerò ognuno di questi sognatori in mostri senza speranza. E il mio dominio sarà assoluto in questo mio Regno di sogni infranti!"

    Klonoa e Malboof si ritrovano in una dimensione vuota, ma la voce misteriosa si sente ancora.
    "Perché sono il Mostro che s'ergerà sopra ogni mostro".
    Il mondo attorno ai due cambia forma, per poi diventare come lo scenario della boss fight finale del gioco vero e proprio.
    "Io sarò", e il mostro appare di fronte a loro, rivelando il suo vero aspetto. "Il Re della Disperazione".

    Mentre l'auto-proclamato Re della Disperazione pone la sua ombra sinistra su Klonoa e Malboof, quest'ultimo torna alla sua forma Spirito e si ritira nell'anello di Klonoa.
    "Un regno di disperazione non è ciò che voleva né mio Padre, né Bagoo", dice Malboof. "Siamo arrivati così lontano, compare. Facciamolo, ancora una volta!".

    "Quella minuscola scintilla di speranza", dice il Mostro, "è vana, Viaggiatore dei Sogni. Hai dimostrato di essere una vera spina nel fianco, ma ti ho esattamente dove ti volevo, ora. Farò di te il più vile dei miei mostri, e poi non ci saranno più sogni! Che vuol dire anche che dopo dovrei trovarmi un nuovo hobby, ma torniamo a noi...".
    "Non la farai franca!", grida Klonoa, puntando l'Anello del Vento contro il nemico. "Questa è la tua fine!".
    "Questo è solo l'inizio", dice il Mostro mentre si prepara ad attaccare per primo.

    (Boss finale)

    "Noo...!". Il maligno grida, agitandosi con foga. "Come ho fatto a perdere contro un bambino sonnambulo e un bradipo con la coroncina?!".
    "Ehi!", ribatte Malboof. "Lui sarà anche sonnambulo, ma io non sono un bradipo!".
    "Grazie", risponde Klonoa, un po' contrariato. Nel frattempo, il corpo del mostro si sgretola in mille pezzi come se fosse roccia, rivelando un'altra forma; una figura d'ombra lunga e distorta con denti e artigli affilati e occhi gialli fosforescenti, che fatica a rimanere intera.
    "Avevo tutto", si lamenta il mostro, mentre inizia a restringersi, perdendo poco a poco gli arti e arrivando ad assomigliare a un grosso buco nero con la faccia e dei tentacoli . "Avevo già vinto! Il mio piano era perfetto, tutto l'Impero era nelle mie mani, avevo potere su tutto! Non una singola, dannata anima in grado di sfuggirmi! Tutta questa strada... A tessere la tela per tutto questo tempo...".

    L'ombra grida di dolore e disperazione mentre svanisce poco a poco, finché non c'è più alcun Re della Disperazione da vedere o da sentire. In un bagliore di luce bianco, l'intero mondo di quel mostro scompare e i nostri eroi si ritrovano alla sala del trono, dove Malboof resta in ginocchio a fianco al padre.


    [spoiler_tag]EPILOGO[/spoiler_tag]"Ben fatto, Klonoa", dice Jillius, sforzandosi di tenersi in forze e con la schiena ancora a terra, "e tu, figlio mio...", ma non conclude la frase. Malboof si prende cura di lui, preoccupato. "Resisti, Padre", gli dice. "Devi risparmiare le forze".

    Si risveglia anche Bagoo, che si guarda in giro in fretta cercando una via di fuga, sapendo di non poter fare nulla contro Klonoa. Ma poi guarda verso Jillius e suo figlio, esitante, e un sentimento diverso di accende in lui.
    "Vostra Altezza!", grida Bagoo, che corre goffamente verso l'Imperatore per aiutarlo. "Mi dispiace, Altezza!".
    "No... A me dispiace", risponde Jillius, guardando i tre presenti.
    "Non è colpa tua", ribatte Klonoa, mosso a compassione da quelle scuse, ora che l'Imperatore non è più arrogante come prima.
    "Mi dispiace per me", spiega Jillius, "perché non potevo sognare, e lui ha sfruttato la mia debolezza".
    "Padre". Malboof prova a parlargli, ma rimane con un nodo alla gola, quando il padre aggiunge: "Non sono degno del mio titolo".

    "Sire", risponde Bagoo. "il peso della Corona gravava sulla vostra testa da quando eravate nel fiore dei vostri anni".
    "Sono fiero di te, figliolo", dice Jillius, con un sorriso debole. "Mi hai ricordato cosa significa davvero essere un Imperatore: dare sogni al mio popolo... E proteggere quei sogni."
    Jillius tende la mano verso il figlio, provando ad accarezzargli la guancia, ma improvvisamente la lascia cadere, perdendo i sensi.


    "Maestà!" "Padre!"
    "Si svegli!"



    Jillius infine si sveglia. Si ritrova seduto sul suo trono; tutto ciò che ha visto prima sembrava essere svanito in un flash bianco per lui.

    "È stato... Un sogno?", pensa tra sè e sè.
    "Spero che il sonno le abbia rinfrescato le idee, Maestà", interviene Bagoo. "C'è una folla là fuori che la attende alle porte del castello, e sembra furiosa, Maestà!".
    Avvicinandosi alla grande balconata che si affaccia fuori, l'Imperatore può sentire le voci del popolo in protesta: "Perché non possiamo avere sogni? Dateci la libertà di sognare!".

    L'imperatore guarda il cielo blu in alto e, facendo un respiro profondo, fissa direttamente la folla sottostante, pronto a fare un discorso.

    "Cari cittadini! Desiderate sognare?", dice loro. "Qualcuno di voi qui ha un sogno?".
    La folla si ammutolisce davanti a quelle domande. Esitano, iniziando a temere le conseguenze.

    "Io ho fatto un sogno", dichiaro Jillius. "E nel mio sogno ho incontrato un ragazzo. Lui ha viaggiato nei miei sogni contorti e mi ha liberato dagli incubi. Ora mi rendo conto di essermi sbagliato. La felicità non è sognare; è lottare perché quel sogno diventi realtà! Ora io ho un sogno, ma ho bisogno di voi per realizzarlo. Vi chiedo di avere un sogno e lavorare sodo per realizzarlo. E io vi aiuterò a realizzare i vostri sogni e li proteggerò. Questo è il mio sogno... e quello dell'Impero dei Sogni!"

    A fianco al padre, il principe Malboof guarda la folla che esulta a gran voce e festeggia per i propri sogni. Poi guarda verso le nuvole bianche in lontananza, e sorride.

    Grazie, Klonoa.

     
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