Posts written by Amatsu Mikaboshi

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    pT2AqVE Hop!

    Con un saltellino di fianco, buttandosi in seguito in una rotolata, la marsupiale surfista si scansa dalla traiettoria delle stalattiti, riposizionandosi in modo da avvicinarsi quanto possibile a Big Joe. Si volta appena con le orecchia ritte come sente le doloranti lamentele del tilacino, visibilmente sorpresa ma non distratta. Seguendo invece la distrazione di Priscilla, che questa avesse effetto o meno, cerca il momento opportuno per lanciare in avanti la sua tavola, mirando ai piedi del suo avversario nel tentativo di farla passare almeno sotto un suo piede. In seguito, avrebbe tirato a se il laccio di sicurezza che teneva legato al polso, utilizzo originale quello di evitare la perdita del mezzo, ora messo in opera per un eventuale sgambetto al mafioso, sperando di poterlo fare cadere o quantomeno perdere equilibrio.

    pT2AqVE Ah ma sei giapponese?
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    Alla domanda di Oleg, una certa figura si volge verso di questo, issata sulle spalle mentre rivolge al suo soccorritore una facciataccia di disdegno ed un tono di ripudio e oltraggio, colmo di seccatura.

    pT2AqVE Beh era anche l'ora...

    Questo accade in parallelo a pochi metri da loro, tre alte figure mascoline si occupano di soccorrere la graziosa fanciulla, tutte ottimizzate in una maniera bene o male fuori dal contesto che le circonda, completamente fuori luogo. Si tratta di un soldato, un guerriero ed un fuggitivo in spoglie lercie.

    7UScRTw Ma, Sangue di Drago, siamo arrivati quanto prima possibile!

    oLStdmC Il ladro di cavalli non mente.

    pT2AqVE No serio, che ci fate voi qui? E dove sono?!

    S8FJUWK In mezzo ad una rapina con tanto di barboni, per Ysmir!

    pT2AqVE Ma! Voi appartenete ai miei sogni, via da qui, sciò!

    E quindi, infastidita da ciò, Evil Coco sventola le mani come per agitare dell'aria polverosa, scacciando via le tre apparizioni che si dissolvono come uno Spider-Man che non si sente tanto bene.




    Quindi si riunisce al gruppo, come la rossa sia riuscita a ricongiungersi agli altri è questionabile, ma poco rilevante. Iniziando a correre, affianca Tiny, entrando in una sottospecie di posa da combattimento, impugnando sottobraccio la sua tavola da surf.


    pT2AqVE Tiny, a rapparto. Ho fatto il rendezvous come accordato, necessito un resoconto dello stato del campo di battaglia ASAP, chiudo.
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    Avendo fatto il giro del dirigibile per vie non esattamente precisate, Circe riappare dall'altro lato della stanza, afferrando e sollevando con una certa facilità il varano per il colletto del suo kimono, caricandoselo in spalla come una sorta di sacca. Andando poi dal già calpestato Carbon, che piuttosto si ritrovava nel suo tragitto, si ferma per pochi secondi, infilandogli di istinto la punta del piede sotto lo stomaco e lanciarlo come un pallone con un calcione, mirando alla nave anche se non si preoccupa veramente di come sarebbe atterrato. Giunta dunque al romano natante volante, posa dunque un piede sul bordo di questa, abbassando lo sguardo come impone tutto il suo peso sul proprio tallone, quasi a dimostrare la sua forza in un pestone che fa dondolare violentemente l'antico mezzo come se percosso da alte onde.

    Aspettando dunque qualche secondo, si posiziona vicino all'albero maestro, tenendosi a questo come il palo su un bus prima di posare al suolo il varano con una strana delicatezza, visto il suo stato.


    XIIWmXi Sbrigatevi voi due...

    È ovviamente riferita a Megumi e Brosme, per quanto non si volta verso di loro.
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    Circe si mantiene in movimento, percorrendo con fare pensieroso le vie dello zeppelin, i tacchi che marcano i suoi tuonanti pestoni nella sua marcia, le labbra chiuse tra di loro come stringe i denti, le mani chiuse a pugno e lo sguardo basso al suolo. Per quanto ansioso, questo suo movimento poteva solo deviare una possibile problematica, in quanto il suo calore poteva rendersi dannoso alla vettura altrimenti. In questo via vai, la maga passa brevemente per la sala in cui si trovano gli altri, avendo sentito ciò di cosa si parlava, dice la sua con il suo solito fare schietto, già diretta verso la prossima stanza.

    XIIWmXi Io vado all'Isola Mutante. Vedete di non rallentarmi.
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    Circe non si sposta dopo aver effettuato il suo ultimo attacco. Avrebbe probabilmente voluto continuare l'inseguimento, ma la sua rabbia non era cieca, sapeva comunque che le sarebbe stato impossibile. Eppure, col braccio ancora alzato dopo il rinculo della fucilata arcana, la strega rimane ad osservare la direzione in cui il castello si è spostato, un solo pensiero tra le sue macchinazioni come solo ella poteva vedere una scia rosso acceso che dall'ultima posizione della lamia ne ripercorreva i suoi spostamenti, indicandola fino ad una vaga, ondulante forma sfocata della lemuriana, questa rosso scuro che lentamente svanisce come il castello fuoriesce dalla gittata dei suoi sensi da cacciatrice. Come un animale con una preda, rimane a fissare tale effetto finché questo non scompare, ricomponendo quindi la sua postura, ora più grossa ed imponente rispetto alla sua solita delicatezza, ma non per questo meno femminile.

    Il suo calore è tale che sotto di lei il ghiaccio sembra iniziare a scogliersi, il fine strato d'acqua che si crea sotto i suoi piedi alza leggermente l'irragionevolmente lunga gonna dal suolo come se stesse fluttuando, voltandosi quindi verso gli altri anche se non sembra guardare nessuno di loro in particolare, anche se in un primo momento sofferma i suoi minuti occhi su Motz e poi Cortex, anche se non dura molto. La sua rabbia sembra calmarsi però, non più di tanto ma un poco, prendendo un espressione meno irata e semplicemente più seria e rigido, le dita che si riavvicinano leggermente e tornano a comporre in una forma più ordinaria mentre le unghia oscure si afflievoliscono, segno che aveva riposto le sue armi. Avvicinandosi al resto del gruppo, sposta dunque lo sguardo su N.Ergize e si rivolge a questo, la sua voce più rilassata ma il fuoco nello sfondo che rende le sue frasi simili ad un distorto, basso ringhiare di una tigre.



    XIIWmXi Bene, sentiamo...
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    La diavola storce un poco il sorriso, guardando con fare confuso ma dubbioso la dea, le sopracciglia corrucciate e le guancia gonfie mentre aspettava. Aveva chiaramente qualcosa in mente, le sarebbe piaciuto continuare il gioco di tiro alla fune ma probabilmente non era necessario. Nonostante questo mantiene i toni, anche se cambia posizione.

    6tXiZl3 E va bene, ti seguo, però non credere che sia meno all'allerta...
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    Ringhiando a modo suo, i denti stretti ed il fondo della bocca illuminata da delle fiamme, queste che si affacciano da dietro i molari con fare minaccioso, Circe non sembra minimamente intenzionata a tirarsi indietro davanti all'attacco della lemuriana. Allargando il braccio dietro di sé, si punta in avanti col resto del corpo, caricando quello che sembra un potente pugno come le dita si slogano in basso, aprendo quasi come uno scompartimento l'attacco delle nocche, lasciando invece una fila di quattro fori. Nel preparare un nuovo incantesimo, anche questo uno dei suo più vecchi, il braccio viene percorso da una luminosa magia oscura, questa che trova il suo fulcro nell'avambraccio come tale elemento violaceo sembra concentrarsi su quel segmento dell'arto, illuminandolo e colorandone i bordi di quell'intenso e sinistro violaceo. Quest'energia esce appena come una sorta di gassoso color porpora da dentro la sua mano, non percorrendo le dita in quanto non le avrebbe usate nell'infantesimo.

    Aspettando il momento esatto in cui sta per raggiungerla, che la reazione di Moe avesse effetto o meno, l'automa scatta in avanti, girando tutto il busto attorno all'addome in un robotico scatto, allungando il braccio in avanti. Come l'acqua in una bottiglia che viene capovolta, la magia si muove in modo caotico al suo palmo, questo che ora splende di una forte luce viola come l'incantesimo è pronto ad essere scaturito: nonostante ciò accade in pochi secondi, il tempo tra il puntare ed il fare fuoco sembra dilatarsi, dando ancora più effetto al suo Dardo Malefico, ora che si è invece trasformato in una sorta di fucilata come similmente alle munizioni spezzate dalle sue nocche si espande con dello scoppiare uno sciame di freccie oscure, le principali poche e piú luminose che appaiono come giavellotti magici il cui resto dei proiettili orbitano attorno in un potente attacco a corto raggio. Eppure, nonostante questo, la vera potenza di tale colpo non è la forza ed i danni che avrebbe causato, campo in cui entrambi i due attacchi precedenti erano capaci di surclassarlo, ma la pura spinta in tale scarica oscura, abbastanza da far strisciare indietro la strega per svariati metri e capace anche di interrompere se non respingere indietro Narita se fosse riuscita a colpire.
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    Ihihihihi, mi pare almeno una giornata, non avrei sperato che qualcuno si fosse effettivamente messo a leggerla tutta~ <3

    Il bello è che la maggiorparte delle cose non hanno un grandissimo impatto sul gioco, anche perché sono più minuzie e particolarità del corpo meccanico (anche se in sintesi sono un pc alimentato a vapore). Di per sé sì, avrei preferito mostrarle in role queste cose, però non credo che avrei avuto molte possibilità per farlo; spero comunque che quando queste piccole particolarità entreranno in gioco avranno comunque il loro effetto (uwu*)
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    Alzando un braccio, già pronta a reagire come indicava la sua posa, il suo morso è letto come un libro aperto come le dita sembrano appena incastrarsi sul legno che ora è ben più resistente, non che la benzina sarebbe riuscita ad andare molto lontano oltre le sue zanne in quanto la lamia addenta quella che si rivela una fornace ambulante, tanto da accendere il liquido ancor prima del contatto, potendo possibilmente causare qualche danno alla lemuriana. Con la stessa furia spalanca la bocca, ora più simile a delle fauci meccaniche nel gridare, un impeto di voce particolarmente umana, stridente come se la bambola fosse nel mezzo di un folle pianto, accompagnato dal forte suono di un incendio incontrollato che le dava tutta la forza di un ruggito da leone.

    XIIWmXi Io Vi ManGIo ViVi!

    E, quasi come se lo intendesse veramente, considerazione che non sarebbe infondata vista la sua rabbia, si slancia in avanti con un feroce morso, cercando di rispondere allo stessa maniera, questo rivolto ad una delle sue zanne, usando il braccio colpito per aiutarsi e cercare di combattere una possibile funzione retrattile come è tipico per quei rettili. Ora, a primo impatto tale attacco poteva sembrare alquanto ridicolo: un simulacro di quello che vagamente ricorda un coniglio unicamente per le orecchie a coltellaccio che, con una dentatura non molto diversa da un umano, usa questa come arma contro un immenso serpentone. Questo finché non si tiene in considerazione la dieta dell'automa, con la necessità di dover sgretolare rocce tra cui il carbone, quel attacco apparentemente misero si poteva invece rivelare una forza industriale leghe superiore a qualsiasi altra forza nel regno animale.

    Se questo non fosse abbastanza, la maga si sarebbe in seguito scagliata in avanti con l'aiuto della propulsione di fuoco nella sua nuova forma; dei jet infuocati che spruzzano da dietro i suoi gomiti e le ginocchia, lanciandola in avanti e tentando dunque di buttarsi addosso a Narita con un considerevole placcaggio, aiutata dalla contromossa dal incantesimo precedentemente caricato: questo si rivela essere uno dei suoi più fedeli, conosciuti fin dall'inizio della sua carriera come strega, quando ancora nelle vesti di un apprendista lepre, la Scarica d'Assalto. Questa volta però, percorsa per un nuovo vascello e alimentata da una nuova magia, si dimostra molto diversa dal solito potenziale della maga, morto più forte e cambiando perfino nelle sue funzioni, questa infatti non si rivela come una morsa elettrica ma piuttosto come una vera e propria esplosione di elettricità, stringendo con forza il grottesco pugno meccanico al massimo della portata del braccio. Come se tutta l'energia si concentrasse sull'avambraccio e mano, divampa all'esterno con un abbagliante lampo ed un assordante frastuono di fulmine, la bomba di energia magica che si sparge tutto attorno al suo arto come una granata a frammentazione che sparge le sue scaglie, serpi elettriche che si dimenano ovunque, appena visibili come si diramano tipo una saetta che piomba dalle nuvole in distanza, seguite dal abbaglio di luce che investe per pochi istanti tutti la scena, tentando così di colpire la danzatrice con un devastante attacco in combinazione al precedente.
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    Circe, forse per come è fatta, non è chiaro come interagisce con l'ondata d'aura, infatti non sembra reagire in particolar modo alla visione, che forse non ha avuto. Fatto sta che qualsiasi delle due possibilità sembra solo farla imbestialire ulteriormente, spostando il suo sguardo su Lyn, stringendo ancora di più i suoi occhi con fare minaccioso. Sembrerebbe quasi ringhiare, muovendo più del solito le labbra nel parlare come mostra i suoi denti come farebbe un vampiro, così neri da brillare di luce ai contorni, l'interno della sua bocca rossa, illuminata da un fuoco interno che di fatto sostituisce il suo statico di fondo nella voce col distinto suono delle accese fiamme.

    XIIWmXi Inizia a correre. Non andrai lontano.

    Detto ciò, come a dare fondo alle proprie minacce, le ginocchia ed i gomiti della bambola prendono fuoco, mentre invece l'intero braccio destro inizia ad emanare delle potenti vampate di elettricità che scoppiettano nel generare fulmini, il quale sembra ingrandirsi come le articolazioni si separono, legate tra loro nella forma dell'arto dall'incantesimo che sta preparando. Ancora però non si muove, conscia che sarebbe inutile visti i suoi poteri, e piuttosto aspetta l'opportunità giusta per scattarle addosso, come una tigre che aspetta in agguato la sua preda rimane ferma sul posto, per quanto la sua posa aggressiva ed il suo chiaro intento da sole rimangono una forte e decisa minaccia.
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    Dopo diverse revisioni e cambiamenti portati alla saga dovrei chiedere di cambiare il titolo da "Baldoria a Teatro" a "Notte dei Morti Viventi", grazie~
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    kR05lRh Uuuugh...

    Non essendo familiare con molte delle faccende passate, la bandicoot rimane perplessa, volgendosi a Crunch e Nina non sapendo come rispondere.
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    aggiornata la scheda di Circe~
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    Circe si trova non molto lontana dalla zona di bombardamento, non intimidita da questo come si era già dimostrata, ma l'aggiunta della barriera ed il polverone alzato da questo attacco era invece abbastanza da confonderla, alzando un braccio al viso per pararsi dal calore dell'impatto, distogliendo di riflesso lo sguardo. Infatti, tra la vicinanza e l'entità dell'impatto, non era nemmeno riuscita a sentire il grido della diavola. Eppure, ha comunque il tempo di vedere Crush acciuffarla e allontanarsi dal campo di battaglia.

    Cortex richiama di nuovo l'attacco della bocca di fuoco sotto il suo comando, in un tentativo di ostacolare la loro fuga. Ma Circe, lei che si potrebbe aspetterebbe pronta a reagire sull'istante vista la posta in palio, invece, proprio per il legame che aveva con lei, rimane in uno stato di shock, completo tilt. Come l'istintiva repulsione contro quelli che lei considerava buoni, una cicatrice del suo passato storpiata dalla sua trasformazione, questa sua metamorfosi le aveva lasciato un sentimento ben più forte nei confronti della Von Devil, amplificato dal suo nuovo stato di anima pura, priva di inibitori e irrefrenata da qualsiasi filtro, sensibile come una ragazzina confrontata con un tornado di forti sensazioni.


    Anche la sua maschera di legno, per quanto infallibile, mostra le sue crepe. La bambola, tipicamente inespressiva, spalanca gli occhi e rimane con la bocca appena aperta, le ciglia tanto sbarrate da poter vedere la pupilla bianca come la neve in tutta la sua immensa forma, lo sguardo fisso sulla scena. Le mani rimangono ai fianchi, spalancate come se avesse buttato qualsiasi cosa tenesse in mano per quel momento, la postura dritta come un militare, incerta di come muoversi. Lentamente, la sorpresa viene sostituita da una forte rabbia, chiudendo la bocca in un espressione non più da gioconda, specie ora che le sopracciglia si spostano per apparire come aggrottate senza che sia l'effettivo viso a modellarsi per farlo. Le mani ora si mettono ai fianchi, arricciate come artigli mentre tende le falangi a mostruosi livelli, tanto che queste si slogano dalle articolazioni, alzandosi e mostrando il vuoto interno metallico, facendo apparire le sue dita come delle mostruose, meccaniche unghia che emanano vapore dalle giunture sviscerate, queste rese ancora più simili a tali da delle vere e proprie lame da rapace nero pece, dello stesso materiale che compone i suoi vestiti, capelli e altre decorazioni alle fondamenta legnose del suo nuovo corpo. Allarga le gambe, quasi pronta a scattare, puntando le ginocchia verso l'interno mentre da queste si innalza altro gas incandescente. Presa dalla collera, le iridi dell'automa si ristringono velocemente, apparendo molto più piccoli e voraci in quel mare di nero che sono le sue sclere, inoltre le sue ciglia si abbassano e la forma dei suoi occhi cambia, apparendo a prima vista socchiusi se non fosse che il loro cambiamento ha una sinuosa natura acquosa, fluido come se di un liquido. Nello stesso modo i suoi capelli si scompigliano, perdendo il loro ordine per un furioso caos, come il suo animo era passato dalla serena calma ad un inarrestabile sete di vendetta. Iraconda, sibila con una voce più umana anche se sostenuta da uno statico di fondo appena udibile.



    XIIWmXi Non avresti dovuto farlo.

    Edited by Luana Monroe - 10/4/2020, 08:34
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    Beh, è un poco il sistema che uso io nella mia role, solo rigirato dalla prospettiva del giocatore. Secondo me può funzionare ma consiglio comunque prima di provarlo e vedere te personalmente come ti trovi, tanto tentare non fa mai male~
1312 replies since 25/6/2016
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